"Su questa vicenda l’Osapp è con l’Associazione nazionale magistrati: chi ha sbagliato deve dimettersi, deve andare a casa"! A gridarlo a gran voce è il segretario generale dell’Organizzazione sindacale autonoma di Polizia Penitenziaria, Leo Beneduci, riferendosi alle inchieste in corso sugli appalti per i grandi eventi e l'eolico che vedrebbero coinvolti magistrati di alto rango. "Non crediamo certamente", spiega Beneduci, "che dietro ci sia tutto questo disegno criminale: la solita cricca politico-affaristica. E, probabilmente, se qualcuno l’ha chiamata ‘P3’ è perché la nuova loggia segreta, così come viene considerata, si fonda sulla partecipazione di 3 poveri disperati, ma ugualmente influenti se, da come risulta, hanno coinvolto esponenti ai livelli più alti delle nostre istituzioni. Non di meno vi è la necessità che si dia, una volta per tutte, il segnale che nel nostro Paese si faccia davvero sul serio. Utilizzando le parole del segretario dell’Anm ci indigna che ‘il degrado delle istituzioni stia proprio nel non valutare a sufficienza la gravità dell'interferenza’ e considerare questi comportamenti, così come rilevati dalle intercettazioni, dei ‘semplici scambi di favori'. Vi è l’esigenza, impellente, che il Paese si indigni davvero e che la politica s’interroghi e ci garantisca sul serio, perché di fronte al povero lavoratore che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, la normalità prospettata di chi difende la loggia, di chi distingue, apparirebbe davvero un colpo mortale per chi quella ‘normalità’ deve affrontarla ogni giorno. A questo punto", conclude Beneduci, "ci chiediamo che valore abbia la perseveranza di un Governo che si ostina a mandare avanti un disegno di legge come quello delle intercettazioni che, se fosse in vigore oggi, non avrebbe dato alcuno scampo di indagine e di conoscenza dei fatti emersi in questi mesi”.