Alessandro Pallaro“Il sottosegretario Casellati è il ‘pesce più piccolo’, quello con meno voce in capitolo, se in grado solo di fornire punti di vista personali su una vicenda che coinvolge più di 100 mila destini”. Con questa espressione, il segretario generale dell’Organizzazione Sindacale della Polizia Penitenziaria, Leo Beneduci, replica alle affermazioni rese di recente dall’esponente politico a proposito della polemica sulle cosiddette ‘stanze del sesso’. Nei giorni scorsi, infatti, il sottosegretario alla Giustizia aveva negato una corrispondenza dell’enorme numero di suicidi in carcere con l’alta affluenza di detenuti (il sovraffollamento), arrivata ormai a sfiorare le 68 mila unità e ben oltre i 43 mila posti letto a disposizione delle strutture. Nell’intervista rilasciata al Gr Parlamento, la senatrice sosteneva la necessità delle cosiddette “stanze del sesso” per ricreare, a suo parere, "un’affettività indispensabile per il recupero del soggetto recluso". Parole che i primi due maggiori sindacati non hanno digerito e che hanno bollato come assurde, improponibili. All’indomani di quella polemica, Beneduci torna a bomba sull’operato di un Governo e di un’amministrazione che non esita a definire “le più brutte, a livello di efficienza, degli ultimi 25 anni”. E di qui alcuni episodi o fatti emblematici che il leader sindacale cita senza mezzi termini: “La Franzoni se ne va a spasso per il Paese e la penitenziaria dietro come lo chauffeur di un servizio taxi; i suicidi si verificano a ripetizione e dobbiamo stare a sentire il leghista di turno che inneggia alla morte di un ex mafioso - è la polemica innescata da Buonanno, che ha definito i mafiosi e i pedofili appartenenti tutti alla stessa “risma” - ma nessuno si domanda perché certe bombolette del gas siano così pericolose in cella o del perché e come avvengano certi episodi; a Poggioreale, come del resto in tutte le strutture del Paese, l’aria che si respira è davvero tossica a causa del gran caldo e, intanto, c’è ancora qualcuno che ha l’illusione di credere nella serenità della categoria che rappresentiamo (vedi Capo del Dap Ionta); in Parlamento lo stesso Ministro della Giustizia e la stessa maggioranza di Governo affossano il ddl sulla detenzione domiciliare e noi dobbiamo ancora credere ad un Guardasigilli che spaccia per oro, della semplice bigiotteria”. Parole grosse, quelle del sindacalista, che rilanciano l’idea, suggerita anche al sottosegretario Casellati, di far trasmigrare la categoria dei poliziotti penitenziari verso il ministero dell’Interno: “Se il sottosegretario vuole operare una strategia vincente con noi Poliziotti Penitenziari - spiega Beneduci - la smetta di polemizzare con le 2 più importanti organizzazioni sindacali (l’Osapp e il Sappe) e inizi ad attuare una politica che favorisca il passaggio della nostra categoria alle dipendenze del ministero dell’interno. Basta un semplice disegno di legge”.




(articolo tratto dal web magazine www.periodicoitaliano.it)
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