Daniela VillaniSembrava una mattina come tante: il cielo era azzurro, il sole e il Vesuvio non mancavano e, sullo sfondo, il mare. Potevo godermi la vista del Golfo dalla finestra, potevo continuare a pensare a  Napoli come la città più bella del mondo e che tutti i suoi problemi, i nostri problemi, potessero risolversi in una maniera semplicissima: chiudendo gli occhi e convincendoci che non esistono. E invece vedo la mia città con uno sguardo  nuovo e ho sentito le ‘voci di dentro’ urlare: Napoli è ferita! Napoli sta morendo! Mio figlio ha rappresentato la  motivazione più profonda: volevo regalargli una Napoli migliore. E’ nata così la voglia e il desiderio di fare qualcosa di concreto per la mia città martoriata: era l’8 settembre 2008 e mi venne l’idea di fondare ‘Riprendiamoci Napoletani’. Ho subito capito di non essere sola, ho visto tanti cittadini attivi condividere all’improvviso con me questa voglia di credere nella possibilità di ripartire. Siamo diventati di più e poi sempre di più, perché abbiamo compreso che se ci lamentiamo solamente, diveniamo parte del problema, non la soluzione. L’8 aprile ultimo scorso ho poi costituito: “Riprendiamoci Napoletani ONLUS”, una comunità di cittadini partenopei aperti all’incontro, al dialogo, al confronto e alla condivisione perché convinti che le differenze di opinioni siano delle opportunità di crescita, perché per riflettere sul serio c’è bisogno di pluralità, altrimenti, più che riflettere, non facciamo altro che riordinare i nostri pregiudizi. La nostra avventura continua con il grande incontro pubblico: ‘Napoli, pattumiera d’Italia? Diritti negati, opinioni a confronto e alternative possibili’, organizzato naturalmente da ‘Riprendiamoci Napoletani ONLUS’, manifestazione che si è tenuta il 3 luglio 2009 presso l’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli. Si è trattato di un appuntamento di grande successo, che ha visto una incoraggiante partecipazione di pubblico e di cittadini interessati al futuro sociale e civile di una meravigliosa metropoli mediterranea. I napoletani, infatti, non hanno più il tempo di essere pessimisti: ricominciamo, dunque, da noi.





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vito benicio zingales - palermo - Mail Web Site - domenica 5 luglio 2009 10.19
grande daniela... il sogno di tuo figlio, quello dell'otto settembre è sempre più reale... a piccoli passi verso un orizzonte migliore, con quel vulcano vicino l'eco di una napoli più vivibile, giusta e a portata d'uomo.


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