Recentemente si è tenuta a Roma una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “G8: le Dolomiti abbracciano l’Africa”, promossa, tra gli altri, dal Comune di Auronzo di Cadore e dalla Ong “Insieme si può…”. La manifestazione, prevista per il 5 luglio prossimo, nasce dalla romantica idea di creare una catena umana intorno alle tre cime di Lavaredo quale abbraccio simbolico che rappresenti il tentativo di raggiungere e di saldare in un unico elemento il cielo con la terra e di sensibilizzare così i potenti del mondo, in quei giorni riuniti per il G8 a L’Aquila, sulle promesse da sempre esternate e mai mantenute per un reale sostegno ai popoli africani. Le Dolomiti, dunque, quale punto di raccordo fra Africa ed Europa che, per la loro essenza naturale, sono il centro nevralgico dell’incontro - scontro avvenuto circa 40 milioni di anni fa tra la placca africana e quella europea. Le tre cime di Lavaredo dovrebbero divenire l’inizio di questo ponte metafisico e portatore di pace che si estende per tutta la catena appenninica italiana e che, dalle Dolomiti, raggiunge le terre africane. Inoltre, le tre cime di Lavaredo rappresentano una trinità naturale che si staglia e si eleva verso il cielo, quasi a voler simboleggiare il desiderio della natura di fondere insieme tutti gli elementi che la compongono. Terra di scontro e di violenza, nonché teatro della sanguinosa Grande Guerra, oggi questi luoghi si vogliono proporre come simbolo di pace, come portatori di quei valori di solidarietà, di giustizia, di uguaglianza e di garanzia dei diritti di milioni di africani che vivono in condizioni di estrema povertà. Trentamila bambini ogni giorno muoiono di sete in Africa sotto gli occhi ottusi delle nazioni ricche, bianche e occidentali. Gli aiuti che ad ogni incontro del G8 i Paesi proclamano sembrano non aver ottenuto ancora gli effetti desiderati e sperati: gli Stati occidentali promettono ogni volta aiuti, solidarietà, volontà di agire per risolvere questa piaga, ma alle parole non seguono mai fatti concreti. L’abbraccio delle tre cime di Lavaredo, dove il 5 luglio prossimo si stringeranno le mani 6 mila persone, vuole essere anche un richiamo ai potenti per ricordare loro che siamo tutti coinvolti e responsabili di ciò che succede in Africa e per ribadire i tre Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che le tre cime rappresentano: 1) sradicare la povertà estrema e la fame in tutto il mondo; 2) garantire la sostenibilità ambientale, compreso l’accesso all’acqua potabile; 3) sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo. “Il mondo è vostro e potete cambiarlo”, dice il leader del gruppo rock degli U2, Bono Vox. Per informazioni sulla manifestazione di domenica 5 luglio è possibile visitare il sito www.dolomitiafricag8.it o scrivere a info@auronzomisurina.it o telefonare al Consorzio Turistico Auronzo Misurina 0435/99603.