In occasione del primo Maggio, vorrei dire con grande sincerità e con le parole già pronunciate da una grande personalità in ben altre circostanze, di non avere paura che la ricostruzione politica, morale e materiale di una forza che abbia nel suo nucleo costitutivo di valori fondanti quelli del socialismo avrà una prospettiva e un avvenire. Bisogna diffidare da chi ha scelto scorciatoie e strade di comodo. Non sono solito polemizzare con compagni e amici che fanno scelte politiche diverse o ‘contronatura’ (io stesso ne ho fatte), ma c'é qualche compagno che ha più obblighi di altri proprio a causa della propria esperienza personale e familiare. Infilarsi nelle liste del Partito popolare europeo equivale ad un tradimento dei propri ideali e degli ideali di chi ha vissuto una vita combattendo e lavorando per far vincere le idee del socialismo. Occorre evitare di ritenere che vi possano essere espedienti tattici per raggiungere un successo strategico: la sinistra dei prossimi anni può e deve comprendere una forza politica di segno socialista e democratico. I tempi si possono allungare, ma il nostro lavoro e non certo l’inerzia può condurci alla realizzazione di un’idea nuova e di una possibile di rinascita politica di un socialismo italiano “adatto ai nostri tempi”. Questa coalizione elettorale è un elemento che spinge, sul piano strategico, a questa realizzazione? So che c'è chi pensa di sì, ma io ritengo che i socialisti possano ritrovare la strada di consenso politico ricercando sul terreno alleanze possibili, senza tuttavia mai venir meno ad un bisogno di autonomia politica. Non aver paura significa anche guardare oltre e non temere le contaminazioni, anche se rimango del parere che una prospettiva per noi resti possibile, perché é interesse della democrazia italiana che rinasca un movimento politico non subalterno. E’ nell'interesse del nuovo centro-sinistra che esso non si esaurisca con l'egemonia dei democratici, peraltro alle prese con la loro crisi. Per queste ed altre considerazioni è giusto ed é possibile dire di non nutrire timore o paura per il futuro.