Come si può ben capire dallo schema riassuntivo approntato dalla nostra redazione e qui di seguito riportato, rispetto alle normative in vigore nei principali Paesi dell'Ue il nostro governo sta rischiando di licenziare il testo di legge in materia di fecondazione artificiale
più arretrato d'Europa.
Austria - Nella terra di Mozart, la fecondazione assistita è ammessa,
sia omologa sia eterologa, ma solo per le coppie, sposate o conviventi. Il governo di Vienna
ammette l'accesso ai dati del donatore.
Francia - Una legge emanata nel
1994 stabilisce che
solo le coppie sposate o conviventi da almeno due anni possono accedere
all'inseminazione artificiale. E'
ammessa la fecondazione eterologa, anche se solo nei casi in cui la procreazione assistita, all'interno della coppia, non abbia avuto successo.
Germania - Una legge del
1990 ammette l'inseminazione
omologa e quella eterologa, ma solo per le coppie sposate. La fecondazione in vitro è
ammessa solo se omologa. L'articolo 1 della legge
vieta di trasferire nel corpo di una donna più di tre embrioni per ciclo di inseminazione.
Gran Bretagna - Anche nel Regno Unito, la normativa di regolamentazione della questione risale al
1990. Viene
consentita sia l'inseminazione omologa, sia quella eterologa, a coppie sposate o conviventi, ma anche alle donne single. Ammessi anche
l'affitto dell'utero e l'inseminazione post mortem.
Spagna - L'accesso all'inseminazione artificiale, sia omologa che eterologa, è
consentita alle coppie sposate, a quelle conviventi e alle donne single.