Al governo ci sono due partiti, con due soli gruppi parlamentari in Senato ed alla Camera: il Popolo delle Libertà (FI ed AN) e la Lega Nord. PdL e Lega sono abbastanza in sintonia. All’opposizione ci sono invece tre partiti: Pd, Idv e Udc, con tre gruppi parlamentari diversi malgrado Pd ed Idv avessero promesso, in campagna elettorale, un gruppo unico. Per giunta, Pd, Idv ed Udc fanno opposizione in concorrenza tra loro. In sostanza, l’opposizione è divisa e ininfluente per mancanza sia di idee e proposte, sia di un minimo di concordia. Il Pd, come osserva anche ‘l’Espresso’, è soggetto a lotte intestine e ad un brusco calo di consensi. Insomma, è in crisi profonda. La difficoltà si manifesta ad ogni livello: nazionale, regionale e nelle grandi città. Non solo: il disaccordo si palesa anche nei piccolissimi centri. Ad Acquasanta Terme (AP), ad esempio, un comune con 3250 abitanti, lo scorso mese di luglio si è dimesso il vicesindaco (ed ex sindaco) in disaccordo con l’attuale ‘prima cittadina’, entrambi del Pd. Ai primi di settembre si è dimesso un altro assessore. Ad agosto un esponente locale del Pd ha ‘tuonato’ contro sindaco, ex vicesindaco e segretario locale del partito per mancanza di accordo e per aver dimenticato le necessità dei cittadini. Il 2 agosto, il ‘Corriere Adriatico’ titolava: “I vertici del Pd invitano il sindaco ad attenersi alle linee del partito, ma quali sono? Acquasanta, servono i fatti”. Il giornale, riportando parole di Giuseppe Parlamenti, scriveva: "Le dimissioni del vicesindaco di Acquasanta Terme hanno provocato l’intervento del coordinatore del Pd, che invita il sindaco ad attenersi alla linea del partito". Ma in molti si chiedono, nella cittadina termale, quale sia questa ‘benedetta’ linea del Partito Democratico sui problemi del territorio e della sua gente. E’ seguito un intervento del sindaco, Barbara Capriotti, che naturalmente ha minimizzato i problemi esistenti. Insomma, questa è la realtà in una piccola località dove, ad aprile 2008, alle elezioni per la Camera dei Deputati, su 2118 voti validi, il Pd ne ha presi 789 (37%) contro i 903 del PdL (43%). Il Pd di Acquasanta Terme è lo specchio del Pd nazionale, disunito e senza progetto per stessa ammissione dei suoi responsabili. E Veltroni? Probabilmente ha altro a cui pensare.