Disco vivo
Articolo di: Iulia Greco
Iulia Greco

E’ disponibile già in questi giorni, su tutte le piattaforme digitali di streaming, 'Disco vivo', il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri, dal quale è stato estratto il singolo 'Bandiere sporche', in rotazione radiofonica per Blackcandy Produzioni. L'album è stato presentato lo scorso 11 ottobre presso l'Arci Progresso di via Vittorio Emanuele II 135 a Firenze. Il brano 'Bandiere sporche' è un canto folk segreto, che si apre a chi è in ascolto per dire quel che vede nel mondo. Un 'insetto' perso in mezzo a mille altri, tra la sua tana e la strada, che racconta ciò che sente, sul filo di un arrangiamento acustico e intimista. È così che voce, chitarra e archi prendono sempre più corpo e respiro, fino al crescendo del ritornello, che con dolcezza e disperazione, dipinge in punta di blues il tempo che viviamo. L'artista ci ha detto, a proposito del brano: "Era dicembre e faceva ancora caldo. Una mattina di sabato avevo lo sguardo a terra, mentre ero al parco e spingevo mia figlia sull'altalena. Una bimba sui quattro anni mi si è avvicinata e ha cominciato a prendermi fitto fitto a calci negli stinchi, urlando: "Sorridi, è Natale". Così è nata 'Bandiere sporche'...". Il videoclip di 'Bandiere sporche', diretto dalla mano e dal sapiente 'occhio musicale' di Agustin Cornejo, che ha dato a questa esperienza visiva e sonora i giusti toni autunnali di una calda intimità, vede come protagonista Sara, accompagnata dalla band Progetti Futuri, davanti a un pubblico di circa trenta persone, tutte in cuffia o sedute a terra su tappeti e cuscini, nella grande sala della General reconding studio, a Firenze. Per quanto riguarda l'abum, 'Disco vivo' è un disco dal vivo. Però, non è per questo che si chiama così, o almeno non solo: è un'esperienza che racchiude un tempo grande, che parte dalla scrittura delle prime melodie dentro casa, ai concerti e concertacci a giro per i club di Firenze, alle tempeste di cervelli in sala di registrazione con i ragazzi della band, le bevute, le mangiate e le 'seghe' mentali. Poi, questo grande tempo approda a una sera di febbraio 2024, in cui Sara e Progetti Futuri (Mike, Zanfo e Pozzo) si portano gli amici in studio, li fanno accomodare su un grande tappeto e suonano, si emozionano, respirano, sbagliano. A qualche brano partecipa anche l’amico e 'riccioluto' pianista, Fabrizio Mocata. Nel frattempo, Sara Rados, tra un pezzo e un altro, parla, ragiona, 'spara' qualche 'bomba'. Tutto questo tempo vivo è, per l'appunto, 'Disco vivo'. L'album è stato registrato e ripreso in video da Agustin Cornejo nel Grs Studio di Firenze, mentre Taketo Gohara ci ha messo su le mani per il mix e Giovanni Versari per il mastering. Infine, durante i recenti mesi estivi, Michele Staino, contrabbassista e figlio del noto disegnatore Bobo, ha realizzato, una ad una, l’imagine di copertina e le grafiche dei brani e dell'album. Spiega ancora Sara Rados a proposito dell'album: “Disco vivo è un ossessione che ho trasformato in realtà mettendoci un sacco di tempo, paura e fatica. Per questo, vada come vada, gli voglio bene: è un pezzo della mia vita. Un ringraziamento sentito va a tutti loro, agli amici e i sostenitori del progetto, a Blackcandy Produzioni e Alessandro Gallicchio per la paziente assistenza (psico)promozionale, ai babbi le mamme e i consorti che ci sostengono, e soprattutto alle innumerevoli chat di WhatsApp: un cruccio quotidiano, che però ha reso possibile questa grande orchestra”.

Biografia
Sara Rados è nata e cresciuta a Firenze, in una famiglia dove si pensa e si mangia meridionale, ma Il cognome è del nonno slavo. Registra da sempre i ricordi su mangianastri, foglietti, mani, telefonini, e butta tutto quanto dentro a un pugno di accordi. Ha esordito in adolescenza come vocalist di un gruppo punk. Tra il liceo e la laurea, ha continuato a esplorare le potenzialità della sua voce, grazie all’arte del litigio e del pianto, unite allo studio della lirica e del jazz. Nel 2008 ha vinto il Premio Ciampi e Scalo 76 su Rai2 ed è stata due volte tra i sedici finalisti di Musicultura, nel 2010 e nel 2021. Porta in giro quadri sonori dal sapore onirico, eppure concreto e immediato, grazie alla collaborazione coi Progetti Futuri: Michele Staino al contrabbasso, Sergio Zanforlin al violino, e Gabriele Pozzolini alla batteria e percussioni. I suoi spettacoli abbracciano gli anni di produzione personale e un paio di cover stravolte ad hoc. La linea di tutto è quella del sogno, a occhi sia aperti, sia chiusi e del continuo compromesso tra desiderio e realtà. Queste le sue pagine social: Istagram; Spotify; YouTube; Facebook. Per il videoclip di 'Bandiere sporche', cliccare QUI.


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