Iulia GrecoLo strano 'sproloquio' del ministro Alessandro Giuli, durante la sua audizione alla Camera dei deputati, è diventato un vero e proprio 'tormentone'. Sui social, infatti, l'indirizzo politico del neoministro della Cultura è stato ricreato in musica e proposto in diversi modi: tanto il testo c’era già. Un brano che sta diventando di grande successo, riarrangiato tramite svariati e molteplici stili musicali: dal riflessivo Battiato, a quello per palati più raffinati come l’indie, proposto dal profilo satirico ‘Il grande flagello’. Infine, non poteva mancare una versione-techno da discoteca, tanto per saltare e ballare anche un po’. Un’allocuzione cervellotica, a mezza strada tra “apocalittismo” e “infosfera globale”, è perciò divenuta una fonte di meme e di fantasiose canzonette. Addirittura, su X ha preso vita un vero e proprio 'contest', dedicato alle migliori versioni del discorso d’indirizzo del ministro, declinato in vari generi e stili musicali, con tanto di premi e cotillon. Si comincia con una versione 'country' del discorso di Giuli: una traccia mitica, dal titolo 'Giuli giulivo' (di Hegel, Giuli, Catchy), eseguito da Catchy e diffuso in rete dal Dottor Ovvio. Seguito immediatamente da una un po’ scontata versione tecno-pop, intitolata 'L’epoca delle passioni tristi': testo di Giuli ed Hegel, misuca di Specterr, confezionata e arrangiata dal sito Specterr.com e diffuso in rete da IlMassa. Poi, non poteva di mancare una rielaborazione cosmica in stile Franco Battiato, creata da Alessandro Accorsi tramite intelligenza artificiale: ne è venuto fuori un brano degli Udio dal titolo 'La conoscenza è il proprio tempo', di Hegel, Giuli, Udio. Insomma, pensavamo di essere ormai giunti al delirio, ma ormai si sta andando ben oltre...





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