La
verità è sempre un concetto complesso da sviluppare. Molti di noi sono certi di mantenere questo
'scettro' tra le mani. Un atteggiamento che può, purtroppo, sfociare in
arroganza e
testardaggine. In questi casi, anche se si è nel giusto, in un modo molto umano si passa ad
avere torto e a
far del male invece che del
bene. Nel suo illuminante libro
'Il Sentiero' (Edizioni Mediterranee), il grande
Swami Kriyananda fa riferimento al suo maestro
Yogananda. Egli spiega con saggezza come la
verità diventi
meno importante, se questa finisce per
causare del male. Ci sprona a sviluppare
comprensione ed
empatia, agendo lì dove il nostro aiuto viene ricercato. Come, per esempio, quando qualcuno si avvicina a noi con una
richiesta o con una
difficoltà. Momenti come questi sono come una
'chiamata': sta a noi decidere se rispondere o meno. Ci
mettono alla prova, collaudando il senso
dell’Io, quello
dell’Altro, di come siamo in grado di rapportarci con
noi stessi, con
Dio, con
chi ci circonda. Una
discussione o un
conflitto di opinioni è una ricerca verso la
verità e può avere una
forma benevola. Non dev’essere recepita come un
attacco o
presa sul personale, specialmente quando l’intenzione della
verità è quella di trovare uno
stato di comunione con lo
spirito. Ma nel caso opposto, in cui è il nostro
Ego a prendere il
'timone', allora si dà la situazione che abbiamo illustrato all’inizio: il senso di
superiorità, la
distanza e la
separazione. Questo sfocia in
liti, dispute e
basse energie. Qualcosa che nessuno di noi desidera nella propria vita. Dobbiamo imparare a
non reagire a queste energie, a sentire la
benevolenza sopra ogni cosa. Capire che chi sente il proprio
Ego elevarsi sopra gli altri non è altro che qualcuno che è
estremamente spaventato, disconnesso da se stesso e dal
volere spirituale. Di
alienato, si direbbe
a sinistra. Qualcuno che ha un
profondo bisogno d’amore, perché non è stato in grado di donarselo. Bisogna ricordarsi che, se decidiamo di entrare nella
frequenza dell’Altro, dobbiamo farci valere nel
giusto modo. Noi stessi abbracceremo quella
vibrazione e ne diventeremo parte. Quando lasciamo la mano del nostro
sé spirituale, entriamo in contatto con la
materialità del nostro
Ego, rafforzando la
dinamica distruttiva ed
egocentrica in noi stessi e, quindi, nel mondo attorno a noi. Per questo motivo, la
verità non sempre è la
via: lo è solo quando si
accompagnano le parole con la
giusta intenzione, con il
cuore, con
l’alta frequenza dell’amore e della
condivisione. Quando non fa del male a chi abbiamo di fronte. Non lo è, invece, quando le
nostre ragioni si elevano
oltre, peccando di un
individualismo che ci fa sentire
piccoli, oscuri e
spaventati. Entriamo
nell’illusione di qualcosa che non siamo, perché
la nostra natura è
l’amore.