“Brutta, racchia, cessa, chiavica, ciospa, cozza, cinghiale, scorfano, cofano, paracarro, strega, mostro, nutria. La donna brutta ha più nomi di Dio. Se sei brutta, diventa bella. Se sei bella, camuffati un po’. Se sei grassa, diventa magra. Se sei magra, rifatti le tette. Se sei intelligente, vola basso. Se parli molto, parla di meno. Se sei visibile, fatti piccola”. Perché mai un uomo ha il permesso di essere
'brutto' - magari calvo, con un naso prominente e gli occhi sporgenti - mentre alle donne viene sempre richiesto di rispettare precisi
canoni estetici e di apparire sempre
giovane e
attraente? È una domanda per la quale non abbiamo una
risposta soddisfacente. Una donna nasce, cresce e spesso passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come
'brutta': è la storia raccontata da
Giulia Blasi, nel successo letterario edito da
Rizzoli e trasformato in un avvincente e divertente monologo teatrale, portato in scena lo scorso
7 settembre presso il
Castello di Brescia da
Cristiana Vaccaro, per la regia di
Francesco Zecca. Un racconto tutto d’un fiato, uno
spettacolo esilarante per tutte e per tutti, a metà tra ferocia e risata. La vicenda della protagonista,
dall'infanzia alla
prima adolescenza, dai
vent'anni all'età in cui comincia
l'invecchiamento. E’ la storia del suo
corpo: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della
quantità di spazio che può occupare e dell’attenzione che può pretendere, in ragione di come viene
'etichettato'. L’umorismo dona leggerezza e profondità a questa
riflessione attuale, mai retorica, che attraversa un
universo caleidoscopico fatto di
strade polverose calabresi di fine
anni '70, di
cartoni animati anni '80, di
guaine contenitive sotto i vestiti e di
primi amori (e prime delusioni) a ritmo di
successi sanremesi anni ’90. L'esperto
Francesco Zecca, regista sempre attento alle
tematiche femminili che ha già diretto attrici quali
Lucrezia Lante della Rovere, Pamela Villoresi, Crescenza Guarnieri e
Marina Confalone, questa volta, insieme a
Cristiana Vaccaro (a teatro con Michele Riondino, Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno e
Guglielmo Ferro) ci trascinano allegramente in un viaggio di
grande intensità, tra momenti spiccatamente
comici e riflessioni pungenti sul senso dello stare al mondo e
sull’accettazione di sé. Lo spettacolo è prodotto e distribuito da
'Do7 Factory' (Valerio Lundini, Caterina Guzzanti, Lo Sgargabonzi, Filosofia Coatta e
Raffaello Corti).Il registaFrancesco Zecca, attore e regista, si diploma presso il Centro internazionale
'la Cometa' di
Roma. Collabora da subito con
N. Karpov, F. Albanese, D. Mamadou, A.Woodhouse e
J. Stanzak della
compagnia di
Pina Bausch. Lavora, tra gli altri, con
Emma Dante, Roberta Nicolai e
Fabiana Iacozzilli. Incontra
Lucrezia Lante della Rovere, con la quale inizia un lungo e intenso percorso di collaborazione. La dirige nel loro adattamento di
'Malamore' di
Concita De Gregorio, 'L’uomo dal fiore in bocca' di
Luigi Pirandello e nell’iconico
'Io sono Misia, l’ape regina dei geni'.Cristiana VaccaroAttrice diplomata alla
'Silvio D’Amico' di
Roma, protagonista di commedie teatrali in tour nazionali di successo con
Giuseppe Zeno e
Gabriele Pignotta, nota per la serie tv
'Un medico in famiglia', co-fondatrice della compagnia
'Circo Bordeaux' e dell’omonima scuola insieme a
Michele Riondino. Co-ideatrice del progetto
U.G.O. punto di riferimento della scena romana per la scrittura comica delle donne, dove nasce la collaborazione con
Giulia Blasi. A teatro ha lavorato con
Michela Andreozzi e
Massimiliano Bruno. Al cinema, esperienze con
Matteo Garrone e
Aurelio Grimaldi.Giulia BlasiScrittrice, formatrice e giornalista, molto attiva su
tematiche di genere e
diritti civili. Ha pubblicato:
'Nudo d’uomo con calzino'
(Einaudi, 2009); 'Il mondo prima che arrivassi tu' e 'Siamo ancora tutti vivi' (Mondadori, 2010 e 2013); 'Manuale per ragazze rivoluzionarie' (Rizzoli 2018); 'Rivoluzione Z' (Rizzoli 2020); 'Brutta: storia di un corpo come tanti' (Rizzoli 2021).
Brutta: storia di un corpo come tanti
Autrice: Giulia Blasi
Adattamento teatrale: Cristiana Vaccaro
Regia: Francesco Zecca
Aiuto regia: Veronica Buccolieri
Musiche originali: Stefano Switala
Disegno luci: Rocco Giordano
Produzione: Do7 Factory
Durata: 60 minuti