Settembre: tempo di ritorni per tutti gli italiani, compresi i
politici. Finite le
ferie estive, i deputati italiani tornano in
parlamento con
un’agenda piena. Ci sono, infatti, molti temi importanti da affrontare
(oltre alle
speranze di un
accordo di pace tra
Israele e
Hamas e tra Russia e
Ucraina): attivazione misure previste dal
'decreto coesione', riapertura
scuole con carenza di
insegnanti, personale Ata e
dirigenti, autonomia differenziata, 'ius scholae' e
sovraffollamento carceri. Si parte subito con il
bonus 'settembre 2024', che prevede aiuti alle famiglie con la card
'Dedicata a te': un contributo di
500 euro annui per famiglie con un
Isee fino a
15mila euro, per l’acquisto di
beni alimentari di prima necessità, carburanti o
abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. In seguito all’approvazione del
'Dl coesione', dal
primo settembre 2024 è scattato le
agevolazioni contributive per l’assunzione a
tempo indeterminato per i disoccupati di età inferiore ai
35 anni (agevolazioni ancora più favorevoli nelle otto regioni individuate dalla zona economica speciale unica del
Mezzogiorno, ndr) e sgravi contributivi fino a
3 anni per le imprese italiane che operano nei settori strategici per lo sviluppo di
nuove tecnologie e la
transizione digitale ed
ecologica. Il
'Dl coesione' ha previsto anche un
bonus per promuovere
l’occupazione delle donne che vivono in condizioni di svantaggio sociale. Sul fronte
scuola, il
2 settembre è ricominciato
l’anno scolastico 2024/2025 all’insegna di incertezze e difficoltà da affrontare per la
carenza di docenti e
personale scolastico: un tema che si ripropone ogni anno e che mette in ansia
dirigenti scolastici e
famiglie, che vorrebbero garantita la presenza di
insegnanti sin dal
primo giorno di riapertura degli istituti scolastici. Il
ministero dell’Istruzione e del Merito, con i fondi del
Pnrr, bandirà a
ottobre 2024 il secondo concorso per il reclutamento
docenti. Per quanto riguarda la legge sull’attuazione
dell’autonomia differenziata (legge 26 giugno 2024 n. 86) delle
Regioni a Statuto ordinario, ai sensi
dell'articolo 116 terzo comma della Costituzione, continua lo scontro tra
favorevoli e
contrari, che vorrebbero rimettere la questione ai cittadini attraverso lo strumento del
referendum abrogativo. Le maggiori preoccupazioni per la
legge Calderoli sono relative soprattutto al buon funzionamento delle
pubbliche amministrazioni, ai
conti pubblici e ai
livelli essenziali delle prestazioni. Dibattito fortemente acceso anche sul tema dello
'ius scholae': un testo di
riforma della cittadinanza precedentemente preso in esame in
parlamento, che lega l’acquisizione della cittadinanza al compimento di un
ciclo di studi. La legge sullo
'ius scholae' vuol dare la possibilità ai
figli di immigrati nati in Italia di chiedere la cittadinanza italiana: sono i cosiddetti
“ragazzi di seconda generazione”, il cui numero è
in crescita nelle scuole di ogni regione. Nessuna novità, invece, sulla
questione carceraria: il problema
resta lì sul tavolo, con le
rivolte dei detenuti e i
suicidi. Arriverà
l’autunno, ma le giornate saranno ancora
'calde'.