Il
15 agosto di ogni anno festeggiama il
Ferragosto. Un termine che deriva dal latino
“feriae Augusti”: cioè la festa istituita nel
18 a. C. nell’antica
Roma in onore
dell’imperatore Augusto. Pertanto,
“feriae Augusti”, ossia il
“riposo di Augusto”, dà anche il nome
all’ottavo mese dell’anno e, sempre
nell’antica Roma, non ci si fermava dal lavoro solo il giorno
15, ma il riposo si estendeva a buona parte del mese: si
festeggiava e si
oziava. In pratica, il
Ferragosto coincideva con il
1° agosto e i divertimenti proseguivano
per tutto il mese. In quel periodo, si organizzavano
corse di cavalli; i lavoratori auguravano buoni auspici ai padroni che, in cambio,
elargivano mance; anche gli
animali impiegati nei lavori domestici o nei campi erano
a riposo e venivano ornati di fiori. É stata la
Chiesa cattolica, intorno al
VII secolo d. C., ad assimilare questa festa pagana e a spostarla al
15 agosto, trasformandola nella festa
dell’Assunzione di Maria, che per i cristiani rappresenta la salita al cielo della
madre di Gesù sia con il corpo, sia con l’anima. Il
Ferragosto, così come lo intendiamo noi oggi, è nato, invece, durante il
ventennio fascista, quando dal
13 al
15 si organizzavano
gite popolari e le
ferrovie attuavano promozioni per permettere agli italiani di visitare le varie città della penisola. Il
Ferragosto rappresenta per molti l’apice delle
vacanze estive: una giornata dedicata al relax, ai pranzi, ai picnic sulla spiaggia, a spettacoli pirotecnici, a sagre enogastronomiche, a festival di danze popolari. Gli
antichi romani andavano in vacanza nelle località marittime come
Stabia, Ercolano, Oplontis (attuale Torre Annunziata, ndr) e
Baia. Nel
2024, secondo i dati
dell’osservatorio del Turismo di
Confcommercio, le mete più gettonate sono le
località balneari del
sud d’Italia e della
riviera romagnola. Le
vacanze di Ferragosto si confermano, dunque, un appuntamento irrinunciabile per
evadere dalla routine dell’anno e godersi il
meritato riposo.