Dallo scorso mese di
aprile 2024, si è aperta una nuova stagione per il patrimonio storico e artistico di
Tuscania (Vt): uno dei borghi medievali più suggestivi
dell'alto Lazio. Grazie all'impegno di
'Promo Tuscia', tre delle più significative
necropoli della zona risultano ora
aperte al pubblico, con
visite guidate secondo un calendario preciso, offrendo un'esperienza unica e affascinante. I siti in questione includono la celebre
necropoli di
Madonna dell'Ulivo, con la rinomata
Grotta della Regina e le
Tombe della famiglia Curunas, insieme alle
necropoli di
Pian di Mola e della
Peschiera. Questi luoghi, iscritti nella
World Heritage List dell'Unesco dal
2004, sono testimoni silenziosi di
un'antica civiltà, che aveva una profonda concezione della
vita ultraterrena. Le
necropoli etrusche di
Tuscania offrono uno sguardo intimo nella vita e nelle credenze degli
antichi Etruschi. Grazie alla cura meticolosa dei loro
defunti, le loro
tombe sono ricche di
testimonianze commoventi, che includono abiti, gioielli, utensili e, persino, giocattoli. Questo straordinario patrimonio è conservato e valorizzato nel
Museo archeologico nazionale, situato nell'ex convento francescano di
Santa Maria del Riposo. La gestione di
'Promo Tuscia' ha reso possibile l'apertura regolare di questi
siti straordinari, offrendo visite guidate secondo un calendario prestabilito. I visitatori avranno l'opportunità di immergersi nell'atmosfera unica delle
necropoli etrusche, esplorando tombe risalenti al
VI secolo a. C. e scoprendo la ricchezza culturale e storica di questa regione. Le date di apertura sono
due al mese, con
servizio di 'guida' incluso nel costo del biglietto, fissato a
8 euro a persona per gruppi di almeno
10 persone. Tuttavia, si raccomanda di
verificare le date, che potrebbero subire variazioni in base alle
condizioni meteorologiche, ormai divenute imprevedibili. In ogni caso,
Tuscania, con il suo paesaggio caratteristico di
campi di lavanda e
rocce di tufo, si conferma come una
meta imperdibile per gli amanti della
Storia e della
cultura. Queste
necropoli, che hanno ispirato persino
opere cinematografiche come
'La Chimera' (2023) e apprezzatissimi sceneggiati televisivi della
Rai come
'Ritratto di donna velata' (1974), con
Nino Castelnuovo, girato tra le
necropoli di
Tuscania e
Volterra, sono una testimonianza tangibile del ricco
patrimonio archeologico dell'Italia.