Ennio TrinelliTra ministri che si arrabattano con un italiano discutibile e un leader che non trova di meglio che arrampicarsi sulle vite degli stranieri – anzi, dei bambini stranieri… – per darsi un po’ di lustro a fini elettorali sproloquiando di numeri chiusi e 'tetti' agli alunni immigrati nelle classi (il 'tetto' al numero massimo di minori stranieri per classe, va detto per correttezza, non lo ha deciso questo governo), si dice di tutto un po’. Con condimento d’indimenticabili post del signor ministro dell’Istruzione, che tutto dovrebbe fare fuorché scrivere, considerata la maniera in cui scrive. Siamo tornati all’antico leghismo alla Salvini: non saper cosa fare, arrabattarsi, arrampicarsi sugli stranieri (proprio in senso fisico-figurato), calpestare le vite degli alunni, parlare di esseri umani quantificandoli a 'peso', proseguendo in un’opera di disumanizzazione che riduce le persone a numeri, utili solo per tracciare una X su una scheda elettorale. Che è certamente più semplice che scrivere post arguti sull’istruzione, senza considerare la consecutio temporum e con congiuntivi esuberanti. Nel frattempo, i sondaggi vedono il baratro avvicinarsi e il Congresso della Lega trasformarsi in una 'defenestrazione' per l’uomo che dal 4% arrivò al 34% ed è pronto a tornare al 4%. Ma è nervosetto. E si nota. Valditara è con lui: bisogna assimiliarsi sui “valori fondamentali della Costituzione”. Solo che toccherebbe conoscere anche quella…





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