Michela ZanarellaLunedì 4 marzo 2024, si è tenuto a Roma, presso la Sala delle Bandiere di via IV Novembre 149, nella sede del parlamento europeo in Italia, il primo confronto internazionale sul 'Piano Mattei', con l’obiettivo di applicare un approccio metodologico per la promozione delle identità collettive e la sostenibilità nei Paesi del Mediterraneo, secondo la prospettiva dell’Unione europea. Questo il tema centrale della conferenza internazionale: 'L’Europa e l’Italia per la sostenibilità in Africa e nel Mediterraneo allargato'. L’evento è stato promosso dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia, da Prospettive mediterranee e dalla Ride, acronimo che sta per Rete italiana per il dialogo Euromediterraneo, cioè la rete della società civile più qualificata tra i 42 Paesi membri della Fondazione 'Anna Lindh' di Alessandria d’Egitto, che ha sponsorizzato l’evento. L’intento dell’iniziativa interistituzionale 'Euro-Med, Medi-Jer' (medijer.org) alla sua VI edizione, che quest’anno include anche una trilogia di eventi (in futuro il 20 maggio 2024 a Roma e il 12 settembre 2024 a Scicli (Rg), comune siciliano socio della Ride come Bologna, Palermo, Pesaro e altri, ndr), è quello di realizzare una collaborazione stabile tra i rappresentanti di istituzioni e organizzazioni nazionali, regionali e universali dedicate alla sostenibilità - tra cui, Francesco Corvaro, inviato speciale per il cambiamento climatico del governo italiano; Jyotsna Puri, vicepresidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad); Georgios Mitrakos, direttore generale del Centro internazionale per gli studi sul Mar Nero (Icbss); Enrico Giovannini, presidente di Alleanza per lo aviluppo aostenibile (ASviS). Parlamentari europei come Giosi Ferrandino e Nicola Procaccini o italiani, come Marco Scurria e Simona Petrucci, giornalisti come Davide Dionisi, Marco Taradash, Marco Tarquinio, Alessandro Barbano e diplomatici come Alexandra Valkenburg, Rajae Naji El Mekkaoui, Issa Kassissieh, Mmathari Mashao e Andrea Canepari, si sono dunque confrontati sul ruolo dell’Italia nella creazione di reti di dialogo tra Paesi europei, africani e medio-orientali. “L’attuale situazione di emergenza climatica e geopolitica ci impone di mettere in discussione i metodi della cooperazione internazionale”, ha dichiarato Enrico Molinaro, segretario generale della Ride e promotore scientifico dell’iniziativa. “In questo processo è cruciale tenere nel massimo conto la necessaria sinergia tra sostenibilità ed identità collettive”. Durante l’incontro è stato illustrato anche lo stato dell’arte del progetto sulla Cucina identitaria: uno strumento di ricerca multidisciplinare, che coniuga l’approccio diplomatico e scientifico con la tradizione culinaria dei Paesi del Mediterraneo e il cui scopo è quello di inserire il tema della sostenibilità ambientale, economica e sociale nel contesto della pratica quotidiana, come strumento di dialogo e di cooperazione tra le diverse culture che abitano i Paesi che si affacciano intorno al bacino del Mediterraneo.





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