Vittorio LussanaQuanto accaduto nei giorni scorsi presso il Consiglio regionale del Veneto in materia di suicidio assistito, dimostra un fatto molto semplice: gran parte del centrodestra italiano è composto da gente inadatta a fare politica. Essi stanno alla politica come la 'Nutella' su un piatto di pasta: non c’entrano proprio niente. E’ una forma di antipolitica che non solamente è anticostituzionale, ma risulta contraria a qualsiasi forma di evoluzione, persino alla pentola a pressione. Al confronto, Benedetta Parodi è un genio della filosofia del diritto. Manca totalmente una visione di Paese: questi passano la vita a fare la 'guerra' ai magistrati e poi lasciano che sia la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 242 del 2019, a regolamentare un tema etico così delicato come quello del ‘fine-vita’. E ci si rifiuta di recepire una chiara indicazione della Corte costituzionale, sempre del 2019. In pratica, le destre italiane si fanno imporre normative esogene, provenienti dalle sentenze della magistratura o dai vari organi dell’Unione europea, poiché rimaste ferme al catechismo di 30-40 anni fa. Sono capaci solamente a fare le vittime e a dare la colpa al primo che passa: la classica posizione di chi non fa niente e si permette anche il 'lusso' di giudicare il lavoro altrui, di cui comprende poco o nulla. Si chiama: “Inerzia del legislatore”. Una forma di antipolitica che si potrebbe anche tradurre con la domanda: ma che ci stanno a fare questi qui in un Consiglio regionale? Glielo ha forse ordinato il medico di occuparsi della cosa pubblica? Come viene selezionata una classe politica così imbelle, capace solamente di darsi la 'zappa sui piedi', poiché totalmente priva di una nozione anche minima di diritto? Il quale, è anch’esso dinamico e non statico: si muove e progredisce ugualmente, anche senza la politica. Siamo di fronte a gente potenzialmente distruttiva per il Paese: dei 'buoni a nulla' che si dovrebbero solamente vergognare per il proprio clerico-fascismo, composto unicamente da naftalina e ragnatele, fatto salvo il presidente Zaia che, ovviamente, ringraziamo per la sua lodevole iniziativa. Qui c’è un evidente ritardo culturale, che impedisce l’approdo a una politica modernizzata e il confronto democratico tra una destra liberale e una sinistra socialdemocratica. Non si può far nulla con politici del genere: fanno solamente pena, pietà e anche un po’ ridere.




(articolo tratto dalla rubrica settimanale 'Giustappunto!' pubblicata su www.gaiaitalia.com)
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stefano antoniutti - venezia/italia - Mail - martedi 23 gennaio 2024 13.37
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