Quanto accaduto nei giorni scorsi presso il
Consiglio regionale del
Veneto in materia di
suicidio assistito, dimostra un fatto molto semplice: gran parte del
centrodestra italiano è composto da gente
inadatta a
fare politica. Essi stanno alla
politica come la
'Nutella' su un
piatto di pasta: non c’entrano proprio niente. E’ una forma di
antipolitica che non solamente è
anticostituzionale, ma risulta contraria a qualsiasi forma di
evoluzione, persino alla
pentola a pressione. Al confronto,
Benedetta Parodi è un
genio della
filosofia del diritto. Manca totalmente una
visione di Paese: questi passano la vita a
fare la 'guerra' ai
magistrati e poi lasciano che sia la
Corte di Cassazione, con la
sentenza n. 242 del
2019, a regolamentare un
tema etico così
delicato come quello del
‘fine-vita’. E ci si rifiuta di recepire una chiara
indicazione della
Corte costituzionale, sempre del
2019. In pratica, le
destre italiane si fanno imporre
normative esogene, provenienti dalle
sentenze della
magistratura o dai vari organi
dell’Unione europea, poiché rimaste ferme al
catechismo di
30-40 anni fa. Sono capaci solamente a
fare le vittime e a
dare la colpa al primo che passa: la classica posizione di chi
non fa niente e si permette anche il
'lusso' di
giudicare il
lavoro altrui, di cui
comprende poco o nulla. Si chiama:
“Inerzia del legislatore”. Una forma di
antipolitica che si potrebbe anche tradurre con la domanda: ma che ci stanno a fare questi qui in un
Consiglio regionale? Glielo ha forse
ordinato il medico di occuparsi della
cosa pubblica? Come viene
selezionata una
classe politica così
imbelle, capace solamente di darsi la
'zappa sui piedi', poiché totalmente priva di una nozione anche minima di
diritto? Il quale, è anch’esso
dinamico e non
statico: si muove e progredisce ugualmente, anche senza la
politica. Siamo di fronte a gente
potenzialmente distruttiva per il Paese: dei
'buoni a nulla' che si dovrebbero solamente vergognare per il proprio
clerico-fascismo, composto unicamente da
naftalina e
ragnatele, fatto salvo il
presidente Zaia che, ovviamente,
ringraziamo per la sua
lodevole iniziativa. Qui c’è un evidente
ritardo culturale, che impedisce l’approdo a una
politica modernizzata e il
confronto democratico tra una
destra liberale e una
sinistra socialdemocratica. Non si può far nulla con
politici del genere: fanno solamente
pena, pietà e anche un po’
ridere.
(articolo tratto dalla rubrica settimanale 'Giustappunto!' pubblicata su www.gaiaitalia.com)