Il mondo è pieno di
migranti e
rifugiati, le cui storie drammatiche sono impossibili da ignorare.
Migranti o immigrati sono, oggi, più di
duecento milioni nel mondo.
Aldo Azzaro, musicista, presidente della
Associazione degli utenti per i servizi radiotelevisivi, presidente di
Amica (Associazione musicisti italiani,
ndr), di
Codacons per l’Arte e socio dell’associazione internazionale dei
'Cavalieri di San Martino', ha iniziato un cammino verso un’unica destinazione condivisa con i migranti, dedicando loro, il
13 dicembre scorso, la mostra
'Pescatori di anime', da poco terminata all’interno del chiostro di
Santa Maria sopra Minerva a
Roma, nella prestigiosa
Sala dei Papi. Non è un caso se
Aldo Azzaro abbia scelto un giorno dedicato alla santa che protegge i
navigatori: un tema di vasta portata, che tocca molti spostamenti di persone. Proprio per questi motivi, in passato aveva già fondato, nel
1951, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, al fine di contribuire a
reinsediare i profughi della
seconda guerra mondiale. In seguito, ha ideato il
‘calendario Codacons’, che il fondatore e presidente,
Carlo Rienzi, ha presentato nella nuova versione
'2024': “Il Codacons ha realizzato questo progetto di mostra e calendario, al fine di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul tema dell'immigrazione. Intendiamo, da un lato, avviare progetti volti a fornire supporto e assistenza in favore delle popolazioni africane in patria, creando occasioni di lavoro nel campo dell'agricoltura; dall’altro, dar vita a un percorso condiviso e partecipato per assicurare una strategia di accoglienza dei migranti più efficace a livello statale e regionale”. Filippo Mannino, sindaco di
Lampedusa, a sua volta ha evidenziato:
“La mia terra ha dato una seconda opportunità di vita a tanti bambini, uomini e donne che probabilmente erano destinati a morte sicura: in questa 'zattera' in mezzo al mare, hanno trovato la salvezza. Essere gente di mare, vivere in mezzo al mare, non è come star seduti in un salotto di Bruxelles: se c’è qualcuno che ‘sbraccia’, che sta annegando, che ti chiede aiuto, devi soccorrerlo, punto e basta”. Erano presenti all’appuntamento anche:
Stefania Congia, direttore generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali;
Luigi Baggi, direttore del Campo ospedaliero di Lampedusa;
Laura Cassio, viceprefetto di Torino;
Don Mattia Ferrari, cappellano di 'Mediterranea Saving Humans';
Monsignor Jean-Marie Gervais, prefetto coadiutore del capitolo della basilica papale di
San Pietro in
Vaticano e responsabile di
'Tota Pulchra', associazione benefica a supporto delle arti e del sociale. Tanti altri nomi illustri si sono susseguiti e
Marco Ramadori, membro del collegio di presidenza del
Codacons, ha moderato l’incontro raccontando come
“attraverso l'arte visiva”, da sempre, con la sua associazione, ha sensibilizzato a
"praticare una cultura dell’incontro tra le persone; a non usare violenza sulle donne; a non sfruttare il lavoro nei campi; a non cadere nel bullismo e nella rete della ludopatia”. Durante l’inaugurazione, si sono succeduti
due momenti: nel
primo, si sono susseguiti i vari relatori, esprimendo ciascuno il tema della
solidarietà e
dell’aiuto umano, che deve essere sempre prioritario; il
secondo momento, è stato dedicato alla presentazione di
artisti internazionali, con
12 foto suggestive o
significative. Tra queste, realizzate a
Lampedusa, erano presenti anche gli scatti di
Tiziana Luxardo: 12 immagini di grandezza
2 metri x 1,40 che hanno narrato
“l'anima dell'isola e dei suoi pescatori”, come ha spiegato la
Luxardo, fotografa conosciuta e apprezzata in
Italia e
all'estero, donna imprenditrice impegnata che, da anni, ha fatto una
scelta professionale legata a forti messaggi sociali.
Tiziana ha poi aggiunto:
“Prima di realizzare gli scatti ho girato l'isola in punta di piedi, per non disturbare la sua atmosfera, per annusare l'anima della gente, soprattutto dei suoi pescatori, rigorosi ma accoglienti, con il loro motto: "In mare non si lascia mai nessuno". E’ questa, la vera essenza del luogo. Spesso”, ha aggiunto la grande fotografa,
“per ottenere la magia di uno scatto bisogna usare la propria fede e spiritualità. E io, in queste immagini, ho voluto narrare l'anima dell'isola e dei suoi pescatori, non raccontare reportage di sbarchi e hot spot. Lampedusa è un'isola senza tempo”, ha concluso,
“con il fascino contraddittorio di sbarchi di turisti ed emigranti che, stranamente, non si incontrano mai”. Anche
Papa Francesco ha risposto all’invito, affidandosi all'intercessione di Santa Lucia e impartendo di cuore la benedizione apostolica,
“che volentieri estendo a tutti i membri di codesta associazione e a quanti hanno preso parte al felice evento, con l'auspicio che possiate sempre più essere custodi dei fratelli e promuovere la civiltà dell'amor ricordo orante”, rammentando inoltre che
“siamo chiamati a superare la paura per aprirci all'incontro, che è anche incontro con Cristo. Dovremmo ringraziare chi ci dà l'occasione di questo incontro, ossia gli ‘altri’ che bussano alle nostre porte, offrendoci al possibilità di superare le nostre paure. per incontrare, accogliere e assistere Gesù. Nello spirito delle beatitudini, siamo chiamati a consolare le loro afflizioni e offrire loro misericordia; a saziare la loro fame e sete di giustizia; a far sentire loro la paternità premurosa di Dio”. Si prevede di continuare ogni anno, il
13 dicembre, presso questo santo luogo, l’incontro tra le
persone e
l’arte, al fine di promuovere il
benessere e il miglioramento delle
condizioni umane.