Vittorio LussanaAbbiamo ascoltato dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, alcune tesi economiche alquanto opinabili e inesatte. A cominciare dal taglio cuneo fiscale: nessuno ha mai detto che fosse inutile. Anzi, è un'idea che proviene da sinistra e che ha avuto applicazioni maggiori e di maggior impatto proprio con i governi di centrosinistra. Punto secondo: mettere a confronto il taglio del cuneo fiscale con il salario minimo c'entra poco o nulla. In quest’ultimo caso, infatti, si tratta di far emergere i pagamenti in 'nero' ed evitare situazioni ricattatorie. Pertanto, qui si entra nel territorio dei contratti. Ma chi percepisce 12 euro l'ora, di solito è contrattualizzato e, quindi, protetto: non può scendere a 9 euro. Dunque, il problema vero è quello di razionalizzare la materia dei contratti, che attualmente è un ginepraio di formule. Un’operazione che si poteva quanto meno impostare, annunciando che lo si sarebbe fatto più avanti, senza 'impegolarsi' su questioni che sono, queste sì, puramente teoriche, perché si agganciano a logiche e a leggi economiche imperniante sul liberalismo classico, ovvero sul 'laissez faire': una 'mano invisibile' o un banditore d'asta, insomma. Se le cose vengono fissate 'nero su bianco' non si è più in un campo economico genericamente inteso, ma in quello del diritto. Diritto del lavoro, nello specifico, che esiste e non si può far sempre finta che le norme non regolino mai niente, perché si è favorevoli a un regime di deregulation. Insomma, qui c'è un po' di confusione: se si tratta di lavoro è una cosa; se si tratta di prezzo, totalmente un'altra. Quel che non si può fare è applicare leggi economiche in campo sociale o laburistico, come se il lavoro fosse semplicemente una merce, perché questo è vecchio, vecchissimo liberalismo, che neanche i liberali seguono più. E' vero che, in Italia, ormai non si può più parlare neanche di liberalismo. Ma di contrattualismo, sì. E noi confidiamo che, nei riguardi dei nostri giovani, l'insegnamento sia quello di riformare le norme, non di inseguire logiche di contrattazione al ribasso. Il lavoro è tutt'altra cosa.




Direttore responsabile di www.laici.it

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