Lo scorso
14 marzo ha avuto luogo, presso la
Biblioteca Casanatense nel centro storico di
Roma, la presentazione del saggio
‘Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)’, Herald Editore, curato, per l’età regia, dal professor
Aldo Mola, storico della
monarchia e docente universitario a
Milano e a
Bruxelles; e, per l’età
repubblicana, dal professor avvocato,
Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere caposervizio della
presidenza della Repubblica e docente universitario. L’evento è stato promosso dal maestro
Giuliano Montaldo, presidente onorario dell’associazione culturale
‘Visioni e Illusioni’ e dal presidente della stessa, dottor
Ettore Spagnuolo, coadiuvato dalla vicepresidente, dottoressa
Michela Trabalzini. Alla presentazione del libro da parte degli stessi autori ha fatto seguito un dibattito coordinato dal professor
Aldo Mola. Nell’ordine, sono intervenuti: S. E. professor
Ernesto Lupo, primo
presidente emerito della
Corte di Cassazione, già Consigliere del
presidente della Repubblica per gli Affari dell’amministrazione della Giustizia; il professor avvocato
Paolo Leone, civilista; il professor
Alessandro Acciavatti, storico delle istituzioni; il professor
Silvio Berardi, ordinario di Storia delle relazioni internazionali
all'Unicusano di Roma. Il libro, frutto di anni di studi e ricerche, ma anche del vissuto personale dei due autori, evidenzia i profili di continuità e di discontinuità nel ruolo della figura apicale dello
Stato nell’arco di
175 anni di Storia-patria, dalla promulgazione dello
Statuto Albertino sino a oggi. Un elemento nuovo, emerso negli ultimi
40 anni, è quello delle
‘esternazioni presidenziali’ (di cossighiana memoria...): espressioni informali venutesi ad affermare a supporto dei
valori e dei
princìpi contenuti nella
Costituzione, come forma aggiornata del ruolo che il
presidente della Repubblica venne chiamato a interpretare – secondo le parole di
Piero Calamandrei – come
“viva vox Constitutionis”.