È un viaggio indeciso tra luce e buio, tra bianco e nero, la rappresentazione ‘Ceneri alle ceneri’ di Harold Pinter, andata in scena lo scorso febbraio presso il Teatro Trastevere in Roma e declinata secondo le suggestioni di Gabriela Corini, che ne ha curato la regia impeccabile, la scenografia rarefatta e i costumi accurati, oltreché interpretare, con piglio deciso e scevro da infrastrutture e stereotipi, la protagonista di questo atto unico, che il drammaturgo inglese scrisse nel 1996. Una pièce teatrale intensa e toccante, che suscita una riflessione su come poter trovare, anche ai nostri giorni, gli strumenti che ci consentano di contrastare il perpetrarsi della violenza sulle donne, ma anche quelle causate dai conflitti nei confronti dei soggetti più vulnerabili, come dimostrano i drammatici avvenimenti delle guerre attualmente in corso. Una messa in scena scarna ed essenziale, come suggeriscono le note di regia dell’autore, per accentrare l’attenzione del pubblico sul travagliato rapporto dei protagonisti e sulla loro essenza umana. Nell’intimità della propria casa, una coppia improvvisamente discute e si scontra a proposito di un passato misterioso e torbido della donna, che si insinua durante una conversazione, rompendo un apparente equilibrio e una precaria serenità di questi presunti coniugi. Per la prima e unica volta nella sua straordinaria carriera di drammaturgo, Harold Pinter, inglese di origine ebraica, fa chiaro riferimento all’olocausto, che ha segnato indissolubilmente la sua vita emotiva, generando il suo stile definito “Teatro del disagio”. In un crescendo di phatos, la pièce si evolve, tutta di un fiato, suggerendo probabili scenari e probabili identità. Il linguaggio moderno dell’opera, feroce come la lama di un coltello, si coniuga perfettamente con lo slancio drammatico, ma misurato, dei due attori in scena. Gabriela Corini dialoga magistralmente con Roberto Zorzut, che nel perimetro della loro casa, atavico rifugio dell’umanità talvolta apparente, scavano in un passato scuro e misterioso, dando vita, in una sorta di caleidoscopio dai colori seppiati della tragedia, gli orrori dell’olocausto. Una storia d’amore privata diventa, dunque, il palcoscenico dove danza la Storia dell’umanità. Il cosiddetto ‘teatro del disagio’, così è stata definita la drammaturgia di Pinter, trova in questo allestimento, che prende vita nei migliori teatri italiani, due interpreti di raro talento e una messa in scena che mina le emozioni del pubblico, fino a farle esplodere.
Ceneri alle ceneri
di: Harold Pinter
Regia, scene e costumi di: Gabriela Corini
Interpreti: Gabriela Corini e Roberto Zorzut
Produzione: Seven Cult