Il coro senza luogo né tempo dei ragazzi dei
licei e delle
università romane darà voce a un progetto di cooperazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma dei
bambini nei conflitti armati. Infatti,
l'Universities Network for Children in Armed Conflict - Unetchac ha deciso di unirsi a
‘Il coro che non c'è’ in un
video musicale che affida ai giovani speranza e sogni. Gli
‘studenti-cantori’ si avvicendano nello spazio aperto di
Villa Ada a
Roma, le loro voci si raccordano in uno struggente appello: quello di
proteggere insieme i
più vulnerabili. Il video raccoglie i
‘frame’ girati nei diversi momenti di una stessa giornata dagli studenti liceali e universitari della capitale, sotto la guida di
Ludovico (Dodo) Versino e ha aperto la
Conferenza internazionale ‘Children in Armed Conflict: how can they be protected in a multilevel international framework’? L'evento, organizzato da
Unetchac e dalla
cattedra Unesco per i Diritti umani dell'Università del Lussemburgo in collaborazione con
Law International e
l'istituto di Studi politici ‘San Pio V’, con il patrocinio
dell'Ambasciata d'Italia in Lussemburgo, si è svolto il
21 e il
22 novembre 2022 presso
l'Università del Lussemburgo, in presenza e in modalità virtuale, proponendo un dibattito tra rappresentanti di istituzioni internazionali e nazionali, organizzazioni della società civile, ricercatori, accademici e studenti.
“Abbiamo voluto sostenere questo evento”, ha sottolineato
Diego Brasioli, Ambasciatore d'Italia a
Lussemburgo, “perché riguarda un tema cruciale e di scottante attualità. L’Italia e il Lussemburgo sono fianco a fianco nel promuovere i diritti fondamentali dei più deboli, anche attraverso iniziative di studio e sensibilizzazione come questa importante conferenza”. La
Conferenza ha agevolato uno scambio di esperienze per mettere in campo
programmi multilaterali, per la salvaguardia dei diritti fondamentali dei
bambini coinvolti non solo nel
conflitto russo-ucraino, ma in tutti i Paesi colpiti da
conflitti armati. Sono intervenuti, tra gli altri: la
Granduchessa Maria Teresa di Lussemburgo, ambasciatore di buona volontà
dell'Unesco e
Eminent Advocate dell’Unicef; Anne Goedert, responsabile per i
Diritti umani del
ministero degli Affari Esteri del Lussemburgo; Pasquale Ferrara, Direttore generale per gli Affari Politici e la Sicurezza della
Farnesina; Virginia Gamba, Rappresentante speciale del
Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati; Eamon Gilmore, Rappresentante speciale
Ue per i
Diritti umani; Karim A. A. Khan KC, procuratore della
Corte penale internazionale (Icc). “I bambini sono costantemente vittime, dirette o indirette, delle azioni commesse durante i conflitti armati”, ha dichiarato
Laura Guercio, Rappresentante del
Comitato di coordinamento dell'Unetchac. “lo sono in Ucraina, come nella Repubblica democratica del Congo, come in Siria e nello Yemen. La comunità internazionale non deve mai abbassare la guardia sull’importanza e necessità di offrire e garantire tutti i mezzi necessari, affinché le guerre non distruggano la loro vita e la nostra speranza di futuro”. A fronte dei drammatici eventi che si stanno verificando nel corso di guerre, vicine e lontane a noi,
Unetchac ha inoltre organizzato, per il
24 novembre a
Roma, la
lectio magistralis sui bambini in conflitto armato tenuta dalla Rappresentante speciale,
Virginia Gamba, che si svolgerà presso la
Sala del Refettorio della
Camera dei deputati, aperta a tutte le forze politiche italiane. L'incontro prevede gli interventi dei deputati di diversi gruppi parlamentari.
‘Il coro che non c’è’ è un progetto nato
prima della pandemia il quale, per mezzo delle nuove tecnologie, è divenuto
virtual choir, dando prova di come la musica avvicini creando e riscoprendo una spontanea
solidarietà tra le nuove generazioni. Numerosi sono i successi che ha conseguito
live e sul
web, come per esempio il
video-medley a cappella
‘Queencubo’, che in pochi mesi ha raggiunto circa mezzo milione di spettatori.
L'Universities Network For Children in Armed Conflict continua a lavorare nel mondo con oltre
50 università e
istituti di ricerca, con il supporto del
ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, ma anche in
Italia nello sviluppo di attività di ricerca che coinvolgono accademici e esperti internazionali, nella promozione della formazione (settimane accademiche, cicli di convegni, conferenze, master e seminari che hanno coinvolto anche studenti provenienti da warzone,
ndr) e nell'organizzazione di eventi artistici e culturali, per continuare a sensibilizzare le istituzioni e la società civile promuovendo azioni concrete. Nel corso delle due giornate della
Conferenza di Lussemburgo, infine, sono state esposte le opere di un grande fotografo ivoriano,
Mohamed Keita, che ai bambini in conflitto armato ha dedicato un racconto visivo: una
mostra itinerante che, in collaborazione con la
Rappresentanza permanente d'Italia presso le Nazioni Unite e con il supporto del
Maeci, è stata ospitata dal
14 al
18 marzo 2022 anche a
New York, presso il
Palazzo di vetro del Segretariato delle
Nazioni Unite, ai margini della
66esima sessione della
Commissione delle Nazioni Unite sulla
condizione femminile.