Rossana TostoOmofobia, carcere, emigrazione, disagio sociale e povertà, coppie in crisi e infedeltà, rapporto genitori-figli, amicizia e amore. Tutto in ‘Anna e altre storie’: dieci racconti realizzati in forma di corti teatrali scritti e diretti da Alessandro Fea, andati in scena al Teatro Porta Portese di Roma il 15 e il 16 ottobre scorsi. Storie di vita, storie umane, storie 'borderline'. Tra emozioni, ironia, comicità, ma anche drammaticità, i personaggi hanno messo in scena spaccati di vita, come potrebbe accadere in qualsiasi parte di una città come Roma, Milano o Londra. Tra periferia e zone benestanti. Una commedia metropolitana vitale, tagliente, amara, in cui le storie di dieci personaggi s'intrecciano per dipingere un affresco di vita reale e contemporanea della nostra società. Una costellazione di episodi dispersi nel tempo e nello spazio, legati l'uno all'altro come tasselli perfettamente combacianti, che compongono il puzzle della vita nel suo fluire indistinto. Anna è uno dei personaggi di queste storie: un nome che fa da cornice al percorso in cui lo spettatore è condotto dai quattro attori, che si scambiano ruoli, costumi, dentro alle dieci storie e che con l’aiuto della musica creano momenti di grande immersione nelle diverse realtà. Il regista, Alessandro Fea, porta in scena dieci storie che raccontano vicende di vita, tra disagio sociale e contemporaneità: un ragazzo vittima di violenza omofoba; una madre in carcere che cerca supporto; un giovane che deve lasciare il suo paese di origine; un incontro casuale tra una manager e una senzatetto; una coppia in crisi a causa di un ex; una coppia dallo psicanalista; un marito in crisi esistenziale; un padre in crisi con l’educazione del figlio; un incontro tra un padre e la figlia; due vecchi amici che si incontrano confidandosi segreti intimi e teneri. Cosa lega fra loro tutti questi personaggi? La grande umanità, la loro capacità di affrontare la vita. Sono personaggi intimi, a volte fragili e succubi della vita, a volte protagonisti di momenti di rivalsa. Ironici, ma allo stesso tempo drammatici, quando si toccano tematiche sociali forti. Situazioni al limite, in cui la vita li mette al muro. Il tutto misto a momenti di grande ironia, dove con leggerezza e comicità si affrontano temi forti e più che mai attuali. Personaggi coinvolgenti e convincenti per le loro turbolenze esistenziali, umane, amorose, lavorative e sociali, narrate con ritmo incalzante, permettendo l'immedesimazione nella psicologia e nelle vicende di chi di volta in volta racconta.  Come afferma lo stesso Alessandro Fea, “Anna e altre storie è la fotografia di un mondo, un affresco di una classe sociale trasversale e fluida”. Piccoli ‘quadri’, insomma. Momenti a mezza strada tra sonorità e musica, in cui vengono messe in scena situazioni di vita che potrebbero capitare ovunque, in qualunque momento. Su un palco ‘scarno’, si alternano frammenti scenici: tre sedie, una panchina, un tavolo, un attaccapanni che si spostano ogni volta, per creare un ‘quadro’ diverso. La musica, creata e selezionata appositamente da Alessandro Fea, stimola un’ulteriore cornice emotiva, sonora, che si unisce all’uso della parola, spesso sporca, rozza, d’impatto, altre volte raffinata e tagliente, ironica. ‘Anna e altre storie’, già vincitore nel 2011 della rassegna di drammaturgia ‘Dcq’, ha portato in scena, sul palco del Teatro Porta Portese di Roma, un cast di attori che hanno saputo interpretare la vita reale: Giancarlo Testa, Silvia Nardelli, Matteo Baldassarri e Monica Viale.





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