Le
incertezze politiche di queste ultime settimane; la
guerra in Ucraina; il
long Covid che ha acuito la diffidenza e la rabbia: è in questo complesso scenario che nasce
‘The women’ sentinel’ (thewomensentinel.net), il nuovo blog che ha come progetto di occuparsi dell’attualità con particolare riferimento ai
diritti umani delle donne e delle
minoranze. Tws, acronimo della testata, vede la luce come strumento di informazione libero, indipendente, aperto a tutti: caratteristiche assolutamente
non scontate. Come giornalista, ho sempre cercato di raccontare i fatti con obiettività ed è questo che voglio continuare a fare, anche se spesso, spessissimo, è difficile. Diceva
George Orwell: “In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”. Mi chiedo, però, se siamo davvero pronti ad
accettare la verità o se, forse, non preferiamo vivere in una
felice inconsapevolezza, nella quale ciò che accade all’esterno
non ci tocca, se non leggerissimamente. Dopotutto, il rumore dei colpi di cannone sparati in
Ucraina o in
Medio Oriente non si sentono da noi; la
donna uccisa dal marito non abitava nel nostro palazzo; la
coppia gay pestata per strada non l’avevamo mai vista, quindi a casa nostra va tutto bene. E invece no. Ma adesso, qualcosa su di me. Mi chiamo
Stefania Catallo, sono nata a
Roma e sono una
giornalista. Prima di tutto, sono una persona curiosa e mi piace andare a fondo nelle cose. Nel
2011 ho fondato assieme a due socie il
centro antiviolenza ‘Marie Anne Erize’, che è stato per sette anni a
Tor Bella Monaca, spostandosi poi alla
Romanina e trasformandosi in
sportello di ascolto presso
l’Upter (Università popolare per la terza età,
ndr) a
Roma. Questa lunga esperienza nel femminile è la base sulla quale è nato il blog.
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: queste le parole del chimico settecentesco
Lavoisier, che non posso che condividere. Vi auguro buon viaggio insieme a me, in questa nuova
avventura giornalistica.