I numerosi
incendi romani di questi giorni ci inducono a chiedere un
risveglio dal proprio
torpore alla nuova
Giunta Gualtieri. Non è possibile che a
Roma, ogni giorno
ne capiti una: non è più possibile
questa storia! Nella capitale
non funziona niente. Niente di niente. Ci sono
mafie e
‘mafiette’ ovunque e dappertutto, che non fanno funzionare
nulla di nulla, mentre alcune
minoranze rumorose stanno già cominciando a fomentare sfiducia e a diffondere un
odio totalmente demagogico, che non va certamente per il sottile nel distinguere i
5 anni della Giunta Raggi rispetto ai pochi mesi d’insediamento del nuovo
Consiglio comunale. Insomma, la stessa identica
‘solfa’ sollevata, in passato, contro
Ignazio Marino. E quel
genio della lirica di nome
Matteo Renzi che non ci ha mai
capito un'acca. Anche sui
social, queste
minoranze rumorose continuano con
provocazioni e
slogan che, per quanto
astratti, puntano a fomentare nuove forme di
odio politico, totalmente
strumentale. La
destra populista prosegue nella sua deriva
sleale e vagamente
criminale, dato che spesso si tratta di
ingiurie a ruota libera. Eppure, nel Partito guidato da
Enrico Letta si continua a
‘gigioneggiare’. Negli ambienti liberali, i quali sono semplicemente
'alla finestra', cominciano a porsi seriamente alcune domande sulla
strategia senza spirito malevolo alcuno, poiché nella
normalità democratica della
borghesia italiana si confida in un Partito che mantiene un proprio
‘zoccolo duro’ di elettorato, sempre utile in caso di necessità o di ciclica
alternanza di governo. Purtroppo, però, il
centrodestra attuale è a
trazione populista e
demagogica, nonostante le
numerose sconfitte subite negli ultimi anni, continuamente
dissimulate e
travestite da vittorie. Persino il
campione della Brexit, il tanto esaltato
Boris Johnson, adesso viene prontamente
‘scaricato’ come
uomo dell’establishment. Perché le
destre son fatte così: quando
non torni più comodo ti abbandonano
'appeso per i piedi' in
piazzale Loreto. Il
propagandismo ‘messianico’ del
clerico-fascismo certamente
lascia il tempo che trova, nella sua faziosità di principio. Ma l’appiattimento sul
mero dato quantitativo del web rende
l’insistenza e la
ripetitività degli elementi funzionali alla diffusione di
sentimenti forcaioli, che non fanno affatto bene né alla
democrazia, né alle
istituzioni. Non si tratta di vincere o perdere qualche
tornata amministrativa, al fine di tornare
all’ordinaria amministrazione: della
volontà popolare, alla
demagogia interessa solo quando è a proprio
favore. Insomma, il
Partito democratico deve cominciare a individuare
risposte innovative, poiché è questo ciò che potrebbe differenziarlo veramente agli occhi
dell’opinione pubblica. Purtroppo, un certo linguaggio e le continue provocazioni
in rete funzionano. Pertanto, senza dover richiamare forme di
censura moralistica di
democristiana memoria, è necessaria una
strategia più dinamica: l’unica in grado di evidenziare la
staticità altrui. Sono
30 anni che scriviamo sempre le stesse cose: possibile non abbiate ancora
compreso nulla? La condizioni della
capitale d’Italia sono sotto gli occhi del mondo intero da almeno un decennio, ormai.
E nessuno se ne vergogna minimamente. Cari
Gualtieri, Letta e
Patané, sapete perché le
destre, almeno in parte,
hanno ragione? Perché voi non siete affatto
diversi nel vostro non sapere
dove stia di casa la vergogna. A
Roma non si riesce più a
‘cavare un ragno dal buco’. L’Ama non raccoglie i rifiuti o lo fa
fittiziamente? Benissimo:
la si chiuda e si apra una
nuova municipalizzata. Oppure, si chieda ai
sindacati interni di smetterla di
garantire i soliti ‘andazzi’ e di
far lavorare il personale. Il
Governo è pronto a farsi carico della costruzione del nuovo
termovalorizzatore, rischiando
l’osso del collo. Dopo, però, non vogliamo più
scusanti o
giustificazioni: la città dovrà essere pulita da cima a fondo,
come uno specchio! E il
Servizio Giardini deve occuparsi dell’immenso patrimonio di
parchi e di
ville della
città eterna, dato che per
Roma son sempre stati un
‘fiore all’occhiello’: possibile vi si debba venire a
spiegare ogni cosa? Ma
che caspita di romani siete, voialtri? Un po’
d’orgoglio ce lo avete,
oppure no? Roma è una città che dovrebbe far invidia al mondo. Ma chiunque ci viene, anche solamente per motivi di lavoro, salta sul primo treno e
fugge a gambe levate. Il
personale amministrativo è invecchiato? Assumete nuovo personale, visto che avete mandato
letteralmente ‘a puttane’ il destino di almeno
due generazioni di giovani. Voi e le destre, nessuno escluso. Ci sono ancora le
‘vecchie talpe’ di qualche
‘mafietta’ del passato? Qualcuno legato alle vecchie
discariche di Malagrotta? Benissimo: assumetevi
quella responsabilità con cui
vi riempite continuamente la bocca e cominciate a prendere
decisioni coraggiose, scegliendo nuove persone, in grado di far tornare a
un’efficienza per lo meno
normale questa diavolo di
azienda per la raccolta dei rifiuti. Stessa cosa vale per
l’Atac: negli anni di
Alemanno son state fatte
assunzioni poco qualificate? Bene: si entri nell’azienda e si chiariscano nuovi ruoli e posizioni. E chi dev’essere riqualificato, lo mandate a fare
formazione. La città di
Roma non è mai stata il massimo dell’efficienza organizzativa, ma
non si è mai ritrovata in condizioni del genere. Altrimenti, meglio
rinunciare al ruolo di capitale d’Italia, dato che non siamo in grado di meritarcelo
dignitosamente. Perché dobbiamo continuare ad assistere a uno
scempio simile? 10 incendi in una settimana: chi è che
li appicca? Si indaghi e si
metta la gente in gattabuia, perdio! Ci vuole tanto a capire che c’è chi continua a
mestare nel torbido? Questa storia deve finire: non possiamo vedere
una capitale ridotta così. Non ce lo possiamo più permettere. E siamo anche disposti ad
alzare i toni e a
sollevare polemiche, sia ben chiaro.
Svegliatevi dal vostro torpore, che non siamo più negli
anni ’90 di
Rutelli e
Veltroni, in cui bastava rassicurare tutti. Quei tempi sono finiti. Ed erano tempi in cui
Roma presentava persino delle sue
aziende, piccole e medie.
Cosa succede ai romani di oggi? Non conoscono più nulla del
capitalismo moderno? Neanche una
compagnia teatrale si riesce a portare avanti decentemente.
A chi è finita in mano questa città? A una generazione di ‘minus habens’? Svegliatevi ragazzi, altrimenti il
‘populismo straccione’ vi investirà a tutti quanti, benché
a torto. E giunti a quel punto, sarà totalmente inutile continuare a fingere di essere
portatori di una cultura di Governo, moderata e rassicurante.
Svegliatevi, cari
Gualtieri e
Patané, che è venuto il momento di un
cambio di passo, pur con tutte le giustificazioni del caso. Se le
vecchie municipalizzate non funzionano, le si
chiude e si portano i
libri contabili in tribunale: punto e basta. Non è possibile continuare in questo modo, mostrando il fianco alla
mera propaganda. La quale, quando vince, non sa neanche da quale parte
cominciare a governare. Siccome voi lo sapete – o dovreste saperlo – cercate di
darvi una mossa. Uscite dal solito
‘tran tran’ amministrativo: è da
qualunquisti innamorarsi
dell’ordinaria amministrazione. Perché è questo quello che siete:
qualunquisti di sinistra! E
nient’altro che questo.