L’Universities Network for Children in Armed Conflict (Unetchac), in collaborazione con l’istituto di studi politici
‘San Pio V’ e il conservatorio di
‘Santa Cecilia’ in
Roma, hanno organizzato, nei giorni scorsi, il concerto
‘United a voice for afghan women and girls’, evento di sensibilizzazione e riflessione sul dramma che attualmente sta affliggendo
l’Afghanistan e, in particolare, le
donne e le
ragazze afghane. Il concerto è stato promosso con il supporto del
ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale italiano (Maeci). Diversi artisti italiani si sono uniti nella storica location del conservatorio per infondere speranza e solidarietà, anche al fine di non chiudere nel
dimenticatoio una vicenda che, l'estate scorsa, era mediaticamente esplosa quasi all'improvviso. Nell’unanime difesa dei
diritti umani, la loro voce è dunque diventata un
appello corale per la pace. Sono saliti sul palco anche alcuni
studenti afghani che hanno seguito
l’International Autumn School 2021, primo corso di formazione e approfondimento dedicato alla protezione dei
bambini in conflitto armato, promossa
dall’Universities Network for Children in Armed Conflict e dall’istituto di studi politici
‘San Pio V’, con il supporto del
ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. La serata è stata, in effetti, calda e affettuosa, molto sentita: un sentimento di
solidarietà quasi
resuscitato da questi ultimi anni, difficilissimi di
pandemia. Inoltre, è stata la prima azione che
l’Universities Network ha inteso promuovere a sostegno delle
donne afghane le quali, costrette a lasciare il loro Paese, si trovano ora nella condizione di
‘costruire’ una nuova dimensione, privata e professionale, all’interno di realtà sociali diverse rispetto alla loro comunità di origine. Ha presentato l’incontro, la giornalista di Tv2000,
Clara Iatosti, una collega di grande spessore umano, di cui abbiamo piacere sottolinearne la raggiunta maturità professionale. I musicisti che si sono alternati sul palco, esibendo un repertorio musicale multiculturale ragguardevole, sono stati:
Ambrogio Sparagna; Grazia Di Michele; Sergio Iovino; Cpm Music Institute; Sirat Aziz Ullah; The Shalalalas; Eugenio Bennato; Pietra Montecorvino; il dipartimento jazz del Conservatorio ‘Santa Cecilia’ di Roma. In seguito, sono intervenuti anche gli attori:
Edoardo Coen e
Lino Guanciale, i quali hanno letto alcuni messaggi, riflessioni e brani di opere dedicati
all’Afghanistan. Nel corso della serata, sono stati letti messaggi di saluto da parte numerose istituzioni politiche, a cominciare dalla lettera della presidente del Senato della Repubblica italiana,
Maria Elisabetta Alberti Casellati. Anche altri esponenti politici hanno portato il loro saluto sul palco ed esposto i propri pensieri circa la dura condizione che stanno vivendo, attualmente, le
donne afghane, come per esempio il sottosegretario ai Beni culturali,
Lucia Borgonzoni. Da sottolineare l’intervento dell’attrice
Monica Guerritore, che oltre a ricordare i giorni della fuga da
Kabul, ha sottolineato al pubblico presente in sala come il mondo della
cultura debba assolutamente schierarsi in prima linea contro le
involuzioni sociali attualmente in corso in
Afghanistan, con il ritorno dei
Talebani al potere.