Sabato 17 giugno 2006, a Firenze,
Nicola Cariglia e Giulio Laroni, promotori dell’assemblea nazionale per il
Polo laico e liberalsocialista, fanno vivere a tutti i partecipanti un’aria da
"Sabato del Villaggio", aspettando la domenica politica per festeggiare l’avvenimento
dell’aggregazione laica, riformista e liberalsocialista. Al battesimo di tale indicativo avvenimento, c’erano rappresentanti di ogni parte d'Italia e tutti con un comune obiettivo e desiderio: adoperarsi per far riprendere, ai tantissimi cittadini,
il gusto della politica, quella vera, quella seria, fatta di contenuti e d’effettiva praticabilità, quella reclamata dalla stragrande maggioranza degli italiani. Tale tipo di politica, com’è stato chiaramente evidenziato lungo tutto il corso dell'assemblea, non potrebbe essere realizzato da un gruppo di
attori in cerca di autore, come da consumati nostalgici superati dalla storia. Il nuovo soggetto politico, laico, liberalsocialista e libertario nasce per
superare il farraginoso mondo politico, dove si parla di tutto e del contrario di tutto, dove il vero impegno è
lo scontro tra Orazi e Curazi in una logica aberrante di ipotecare il futuro con il
Partito Democratico o con il contrapposto
Partito Moderato o delle Libertà, e dove nessuno si preoccupa delle sempre crescenti
aree di povertà e di insoddisfazione sull’intero territorio nazionale. Il bisogno di un nuovo soggetto politico che governi per la capacità delle proprie idee e in sintonia con i reali bisogni della società, sempre più esposta alla delinquenza organizzata e minorile e sempre meno protetta civilmente, sempre più spiata,
è avvertito come esigenza non più procrastinabile. I giovani hanno bisogno di un
avvenire sicuro, basato sul rispetto delle singole capacità professionali. Essi negano lo strisciante assistenzialismo e reclamano una
parità di diritto alla contrattazione delle proprie prestazioni lavorative. Al timone del nuovo soggetto politico ci devono essere i giovani
preparati professionalmente e desiderosi di formare una società nella quale i poteri dello Stato devono poter interagire tra di loro e con quelli privati, pur nel rispetto dei ruoli di ciascuno. Per
la nuova società, pieno è l’impegno dei promotori del
polo laico e liberalsocialista, in cammino dal 17 Giugno 2006 da Firenze.
Articolo tratto dal sito www.pensalibero.it