Lunedì
13 settembre sono tornati tra i banchi di scuola quasi
4 milioni di alunni in
dieci regioni d'Italia, tra cui
l'Emilia-Romagna. Un primo giorno particolarmente sentito dopo le chiusure dell'anno scorso, ma segnato da qualche
regola in più rispetto alle tradizionali disposizioni per prevenire il contagio. Entra in vigore
l'obbligo di Green Pass per tutto il personale didattico e per chiunque entri all'interno degli edifici scolastici, compresi genitori ed eventuali accompagnatori.
"C'è tanta emozione e tanta voglia di riappropriarsi della normalità", hanno detto alcune mamme e alcuni papà ai microfoni di
Fanpage.it fuori dalla scuola primaria
‘Giosué Carducci’ di
Bologna. Non tutti sono d'accordo con lo strumento del
Green Pass obbligatorio per prevenire il contagio da
Covid 19 nelle scuole, ma nessuno è immune dalla gioia di vedere i propri figli
tornare tra i banchi. E l'aria che si respira davanti alla scuola elementare
'Giosué Carducci' è senza dubbio di festa. All'uscita, decine di bambini corrono ad abbracciare i genitori che li aspettano. Questi ultimi confidano - o almeno ci provano - che le nuove regole del Governo bastino a scongiurare l'eventualità della
didattica a distanza (Dad), che l'anno scorso ha rappresentato una
scomoda normalità per gli studenti di moltissime Regioni della penisola. Oltre al
Green Pass obbligatorio, il
ministero dell'Istruzione ha anche lanciato una
nuova piattaforma digitale, che dovrà permettere ai dirigenti scolastici di verificare la validità di ciascuna
certificazione verde e di registrarla in un
‘database’. Ad oggi, lo strumento
non ha rilevato falle, ma già si teme che ciò possa avvenire in futuro, provocando disagi e rallentamenti nelle scuole. Altra novità introdotta quest'anno saranno i
‘test salivari’ a campione sugli alunni, la cui attendibilità sarebbe, tuttavia, inferiore rispetto a quella dei tamponi secondo vari esperti:
"Siamo felici di ricominciare e speriamo che quest'anno si possa ripartire davvero, senza blocchi e senza più didattica a distanza", afferma
Diane, mamma di due bimbi che hanno affrontato il loro primi giorni di scuola.
"La didattica a distanza non è paragonabile all'esperienza in aula", osserva invece
Luca, un papà che si è appena spostato dal
Veneto al capoluogo
dell'Emilia-Romagna, "perché i bambini hanno bisogno di interagire, specialmente a questa età. Non è solo un fatto di apprendimento delle materie, ma di educazione in senso più ampio". Lunedì
13 settembre hanno riaperto le scuole in
Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle D'Aosta e
provincia autonoma di Trento. Martedì
14 settembre, invece, è stato il turno della
Sardegna e mercoledì
15 quello di
Campania, Liguria, Marche, Molise e
Toscana.