E’ inutile sperare di
morire con dignità. Il nostro corpo va
in rovina, a volte a
90 anni, altre volte nasce con
difetti congeniti. Ma è il nostro
destino: non c’è
alcuna dignità in tutto questo. Non importa che una persona
non veda, o sia costretta a vivere su una
sedia a rotelle: la
morte è sempre
orrenda. Si può
vivere con dignità, non morire: questo ci hanno dimostrato le nostre magnifiche
atlete alle
Paraolompiadi di
Tokio. E dobbiamo far comprendere questa cosa a coloro che rifiutano di
vaccinarsi contro il
Covid 19. Bisogna continuare a
vivere. E
farlo con dignità, consentendo che possano farlo anche gli altri: i nostri amici, i nostri vicini di casa, i nostri concittadini, il nostro popolo. E' necessario
vaccinarsi. Non sta scritto da nessuna parte che sia
giusto. Ma è
necessario, perché non è affatto vero che il tempo sia un
gentiluomo e sistemi sempre ogni cosa. E’ vero esattamente il
contrario: saper
reagire è ciò che
cambia le cose. Non fare nulla, lascia solamente le cose
così come stanno. Giusto e
sbagliato esistono. E il fatto che non si sappia mai cosa sia
giusto e cosa sia
sbagliato non ci esime dalle
responsabilità. La responsabilità di decidere, scegliendo di
vivere. Anche se
vivere, per lunghe fasi della nostra vita significa attraversare un mare, un intero oceano, di
infelicità. Ma imparare come
mantenere al minimo il nostro grado di
infelicità è ciò che dà un
senso alla nostra vita. Perché il
dolore, la
sofferenza e
l’infelicità sono i nostri veri
mali comuni. Sono loro i
virus che dobbiamo combattere
senza vaccini, non il
Covid 19. Sconfiggere la
pandemia con tutti i metodi e i mezzi attraverso i quali possiamo farlo, anche attraverso il
vaccino, ci renderà pronti ad affrontare nemici più
potenti. Pronti a
vivere con dignità. Tutti quanti noi.
Tutti. Come
individui; come
Paese; come
società.