“E’ un grande supplizio/quel dover recitare una vita/che non mi appartiene”, scrive il poeta
Marco Nica nella sua nuova raccolta,
‘Alter Ego’, autopubblicata con
Amazon. A volte, ci si trova nella condizione di vivere una
quotidianità che si fatica a riconoscere: vorremmo fare altro, seguire le nostre passioni, sentirci meno vincolati a un ruolo professionale in cui ci troviamo per necessità di sopravvivenza. Così scatta l’esigenza di evadere, trovare una
via di fuga che consenta un’illusoria e ipotetica
libertà. Ma fino a che punto si è liberi davvero? La scrittura è per molti
un’àncora di salvezza: una valvola di sfogo che trasporta l’anima fuori da una routine stressante e troppo impegnativa. Nell’introduzione al libro l’autore spiega la presenza, in lui, di
due anime: la prima, dedita alla continua ricerca di certezze attraverso il
lavoro; la seconda, libera di cogliere la
vera essenza della vita. Questa
dualità interiore emerge in ogni lirica: sembra quasi di trovarsi a condividere una lunga
confessione in versi, come fosse il
monologo ad alta voce di uomo che si guarda allo specchio. A quanti sarà capitato di sentirsi inadatti nella propria identità, nei comportamenti, nei legami con gli altri? Ma
Nica ha uno strumento potentissimo a cui affidare le sue inquietudini: la
poesia. Così emergono
amori di una sola stagione,
ricordi di emozioni trascorse,
memorie di civiltà perdute,
cicatrici, ma anche
nuovi orizzonti. In particolare,
l’amore diventa
“eterea visione/che riluce nei rimpianti”: una forza che allevia la pesantezza di certi giorni, apparentemente tutti uguali. Lo stile evidenzia una
poetica molto
intima, evocativa, che indaga in profondità. Il linguaggio si nutre di
parole semplici, alla portata del lettore: non ci sono
chiusure ermetiche o costruzioni complesse da
decodificare. Al contrario,
Nica veste i nobili panni di un
‘giullare’, fiero di indossare un cappello e di avere delle battute sulla punta della lingua da fare.
“L’unica cura è il sorriso”, dice. E già il fatto che ne sia consapevole, indica la volontà di
superare i momenti cupi che l’esistenza presenta inaspettatamente. Siamo tutti alla ricerca della
felicità: a volte, l’equilibrio si trova
a un passo da noi; altre volte dobbiamo
faticare per ritrovarlo. Chissà che non sia proprio la
poesia quella
‘favola a lieto fine’ che può aiutarci a
sognare. Il copione, a volte può essere
stravolto: sta a noi scegliere quale lato illuminare.
Alter Ego
di Marco Nica,
Amazon
Pagg. 57, 5.00 €L’autore
Marco Nica è nato a Roma nel 1973. Il suo ‘Yin’ lo vede impiegato nel reparto informatico di un’azienda farmaceutica, mentre il suo ‘Yang’ da trent’anni lo rende scrittore, poeta, attore e regista teatrale. Molti i lavori teatrali portati in scena dal 1991, proponendo autori come Eduardo e Peppino De Filippo, Dario Fo, Carlo Goldoni e Aldo De Benedetti. Per il cinema ha ideato, scritto e interpretato come attore il lungometraggio ‘C’era una volta Rugantino’. Ha pubblicato romani e raccolte di poesia. Numerosi i premi letterari conseguiti in concorsi nazionali e internazionali.