Interrogato sul sud d’Italia,
Mario Draghi, finalmente, rispose:
“Vogliamo fermare l’allargamento del divario tra Mezzogiorno e centro-nord. E per farlo, bisogna spendere bene i fondi europei, a partire da quelli del Nex generation Eu”. E aprendo, nella mattinata di martedì
23 marzo 2021, l’evento
‘Sud-Progetti per ripartire’, l’attuale premier ha confermato l’appuntamento sulla questione meridionale,
‘accontentando’ quanti si attendevano, sin dal suo insediamento a
Palazzo Chigi, una dichiarazione sul
sud Italia. Draghi, nel sottolineare che il processo di convergenza del
settentrione con il
meridione è
fermo da anni e forte della sua esperienza e
competenza europea, ha lanciato quel segnale di
discontinuità sull’intervento dello Stato a favore del
Mezzogiorno. E lo ha fatto dismettendo la
linea assistenzialistica assunta dai
governi precedenti, fondata sui
finanziamenti a pioggia, per istituire la linea propositiva tracciata dai
progetti utili al
rilancio dell'Italia. Un cambio di passo che lo accredita quale
premier euro-meridionalista.