Nicola ZuccaroInterrogato sul sud d’Italia, Mario Draghi, finalmente, rispose: “Vogliamo fermare l’allargamento del divario tra Mezzogiorno e centro-nord. E per farlo, bisogna spendere bene i fondi europei, a partire da quelli del Nex generation Eu”. E aprendo, nella mattinata di martedì 23 marzo 2021, l’evento ‘Sud-Progetti per ripartire’, l’attuale premier ha confermato l’appuntamento sulla questione meridionale, ‘accontentando’ quanti si attendevano, sin dal suo insediamento a Palazzo Chigi, una dichiarazione sul sud Italia. Draghi, nel sottolineare che il processo di convergenza del settentrione con il meridione è fermo da anni e forte della sua esperienza e competenza europea, ha lanciato quel segnale di discontinuità sull’intervento dello Stato a favore del Mezzogiorno. E lo ha fatto dismettendo la linea assistenzialistica assunta dai governi precedenti, fondata sui finanziamenti a pioggia, per istituire la linea propositiva tracciata dai progetti utili al rilancio dell'Italia. Un cambio di passo che lo accredita quale premier euro-meridionalista.





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