Serena Di GiovanniScopro con enorme dolore che in questi giorni è venuta a mancare, tragicamente, Roberta Filippi: un’artista raffinata, colta, appassionata, ma anche e soprattutto una cara amica. Con lei mossi i miei primi passi nel mondo dell’arte. La ebbi come insegnante al liceo artistico. Poi, ancora fresca di studi, mi instradò nella curatela, coinvolgendomi in parecchie attività del Centro internazionale Antinoo per l’arte, del quale è stata direttore artistico. Ricordo ancora quando la conobbi per la prima volta: avevo 14 anni e mi colpì tantissimo il suo modo di vestire, così eccentrico, ma anche la sua profonda spiritualità, che andava oltre la religione e che l’ha sempre contraddistinta come donna e come artista. Era un’ottima docente, capace di farsi rispettare. Anche quando il nostro rapporto ebbe un’evoluzione e iniziammo a collaborare c’era, da parte mia, sempre una sorta di soggezione, originata da quel profondo rispetto costruito negli anni dell’adolescenza. Oggi, la voglio ricordare con le stesse parole che lei ha rivolto a tutti i suoi allievi: “L’esperienza che da artista ho proposto ai miei studenti, è un percorso dell’anima pensante, intima lettura ed espressione di sé e partecipazione al sociale, organizzata intorno a un fulcro di valori fondamentali, quali lo sviluppo di una sensibilità attenta all’universo mondo, al femminile, alla natura, con il rispetto e la crescita reciproca attraverso la coscienza-conoscenza. Auguro per l’avvenire a tutti i miei preziosi allievi, creature fantastiche e sensibili, di procedere con passione nei percorsi dell’arte che toglie tempo, respiro e senno al quotidiano, ma che colma di fuoco e splendore indomabili, che fa attraversare acque profonde e misteriche e fa comprendere che siamo universo. Ai miei allievi va un ‘bravo’ con il mio amore e la mia stima, con alcuni di loro il percorso continua tuttora, altri nuovi ne arrivano, con altri abbiamo concluso il tratto vissuto insieme in questi anni, condividendo lavoro ed emozioni profonde, che hanno fatto sì che avvenisse uno scambio di anime intenso, ricco e affettuoso. Saranno sempre nel battito del mio cuore…”. Ciao Roberta, anche tu rimarrai nel nostro battito.





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