Ennio TrinelliUna risoluzione approvata dal parlamento europeo ha ribadito che nella Ue non c’è più spazio per odio, razzismo e discriminazione e ha dichiarato l’Europa zona di libertà per le persone Lgbtqi+. La risoluzione non specifica se Polonia, Ungheria e rispettivi dittatori, “dittatori, eletti in libere e regolari elezioni dopo essersi venduti come democratici riformatori, più Salvini e Meloni, siano stati avvisati. Sarebbe un’onta da cancellare con il separatismo, se gli odiati eurocrati si fossero presi la briga di votare una roba simile senza avvisare gli augusti euroscettici, che in Italia sono tutto europeismo, salvo poi votare con i Partiti anti-italiani a Bruxelles. Una provocazione della ‘lobby pro-gay’, insomma. La risoluzione pretende addirittura di implementare misure concrete contro le discriminazioni di genere nei Paesi membri dell’Unione europea, con particolare riferimento a Polonia e Ungheria, strette amicizie di Salvini e Meloni. Si casca sempre lì: Paesi nei quali le politiche di integrazione delle persone Lgbtq sono viste come una minaccia per lo Stato di diritto. Onta delle onte, l’aver scelto come slogan ‘Lgbtqi+ Freedom Zone’, in contrapposizione a ‘Lgbtq+ free zone’, laddove 'free' (libero da) viene sostituito da freedom (libertà di), in uno sforzo politico teso a combattere l’ostilità e l’odio per le persone Lgbtiq+ che sfocia nella discriminazione, nella persecuzione, nell’ostracismo e nell’isolamento sociale.





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