Durante i giorni di festività appena trascorsi, il signor
Fiorenzo Malavolti di
Vergato, in provincia di
Bologna, ha telefonato ai
Carabinieri con l’innata signorilità e umiltà di un uomo di
94 anni, dicendo:
“Non ho bisogno di nulla, ma solo di una persona fisica con cui scambiare il brindisi perché sono solo e depresso”. Ciò è accaduto il giorno di
Natale. E si sa che, durante le feste, il disagio umano, il vuoto interiore e la mancanza degli affetti si fa più forte. Quante persone
anziane, malate o semplicemente
sole si sono sentite
ancora più sole in questi giorni? Un tempo, c’era uno spot il cui slogan recitava:
“Una telefonata allunga la vita”. Beh, in questo periodo, dove le regole continuano a tenerci lontani, tutti abbiamo avuto bisogno dei
vicini, degli
amici o dei
parenti, che erano
distanti e, forse,
soli. Se non possiamo far di meglio, al momento, avvolgiamoli con il
calore di una voce e non con la
retorica, al fine di liberarsi dal proprio
egoismo e regalare
quell’abbraccio che manca e
quella parola che serve. Anche a noi stessi. Il
Natale dovrebbe essere all’insegna di quel che dobbiamo
non al denaro, ma
all'amore e allo
spirito di sacrificio. Perché
nessuno si salva da solo.