
Con una prosa semplice ed elegante,
Carla Cucchiarelli, autrice di
'Prima e dopo. La street art romana e il Coronavirus' (Iacobelli editore, 2020) ci accompagna alla scoperta delle opere comparse sui muri di
Roma durante il
'lockdown' e non solo. La
Cucchiarelli, giornalista e vicecaporedattore del
Tgr Lazio della
Rai, aveva già pubblicato, nel
2018, sempre per lo stesso editore, una prima opera,
'Quello che i muri dicono', dedicata alla
street art, ossia all'arte declinata sui muri o sulle facciate dei palazzi, spesso opera di artisti famosi, ma sempre dotati di un alto significato comunicativo. La pandemia ha prodotto un cambiamento che proprio la
street art ha narrato in diversi modi: per esempio, con il murale
'Jenesuispasunvirus' dell'artista
Laika, che ha raffigurato una delle più note ristoratrici cinesi sui muri del quartiere
Esquilino, laddove la
Cina e i suoi cittadini venivano considerati
'mezzi di diffusione' del
coronavirus; oppure, con l'opera di
Harry Greb dal titolo
'Human Family', dove i componenti di una famiglia sono rinchiusi in una gabbia, all'interno della quale un
panda sembra guardare incuriosito dal suo cambio di ruolo: da
osservato a
osservatore. O anche
'Gatto e mouse', dell'artista
Maupal: una versione di
'Tom & Gerry' nella quale il topolino intima la distanza sociale al celebre
'gattone'. La
street art, tuttavia, non compare solo nel centro storico della
'città eterna': basta alzare gli occhi, o semplicemente camminare, al
Pigneto e a
Tor Pignattara, per imbattersi in
'Hostia', opera dedicata a
Pier Paolo Pasolini dall'artista
Nicola Verlato. Spostandosi dall'altra parte della capitale,
all'Ostiense, si possono trovare i lavori di
Gojo. Questo artista romano, infatti, ha dedicato un murale a
'Cibele' e un altro lavoro a
'Falcone e Borsellino', ritratti nel tricolore. La Cucchiarelli rivolge poi la sua attenzione alle donne.
Trastevere ne ospita molte: dalla
Sora Lella ad
Anna Magnani; da
Frida Khalo a
Barbie; da
Giovanna Botteri ed
Eva Kant, tanto per citarne alcune. Tutte con la
'S' di
Superman sul petto e ritratte dall'artista
Ladiesis. Un intero capitolo è dedicato all'artista romana
Tina Loiodice e ai suoi lavori, visibili sulle abitazioni di
Sant'Angelo di Roccalvecce, nella
metro 'A' e nelle stanze del centro antiviolenza
'Marie Anne Erize' di
Roma, al quale ha lavorato anche
Aloha con il suo
'Baby Superhero', che decora la facciata della struttura. Ma esistono altresì murales scomparsi, perchè ricoperti di vernice dopo poche ore, in quanto considerati
scomodi o non
'politically correct'. Come quello dedicato a
Matteo Salvini e
Luigi Di Maio che spingono un
'Conte-Pinocchio' a candidarsi come sindaco nel
Paese dei Balocchi, opera di
TvBoy. In ogni caso, il lavoro della
Cucchiarelli, piacevolissimo, rappresenta una sorta di
visita guidata all'arte a cielo aperto nella città di
Roma, corredata da bellissime fotografie che rendono bene la portata delle opere descritte. A questo proposito, l'autrice ha dedicato alcune pagine anche a
Valentino Bonacquisti, fotografo di
street art con all'attivo un libro di immagini. Nelle pagine finali è presente la
guida completa, con le opere, gli artisti e i luoghi dove poter ammirare dal vivo questi
piccoli capolavori.