'Eros & Eros', silloge a
6 mani edita da
'Le Mezzelane' e scritta dai poeti
Mapi, Abner Tomas Viera Quezada e dall'attrice
Ilaria Coppini, è un lavoro quasi
sperimentale di
poesia erotica femminile. In alcuni canti, è addirittura la
sessualità femminile a essere evocata e posta a fondamento letterario. Ovviamente, si tratta di versi che descrivono alcune
visioni dell'eros, non della
vita sessuale degli
autori, non essendo un
trattato ideologico-filosofico o una raccolta di
brani autobiografici. Siamo invece di fronte a un
esercizio creativo quasi
artistico, ricco di licenze poetiche, iperboli, similitudini, virtuosismi linguistici, parallelismi spazio-temporali, distinti piani della realtà. La
Coppini racconta come le è balenata in testa l'idea di sperimentare questo genere letterario:
"Ho maturato l'idea di questo progetto durante il 'lockdown' da Covid 19. Un periodo durante il quale avevo prodotto alcune poesie erotiche, genere per me nuovo, visto che, da quando ho sedici anni, scrivo versi mai editi, pieni di luci e ombre, tristi, introspettivi, dolci, delicati o rabbiosi. Ma nell'avvicinarmi al tema della sessualità", spiega l'attrice fiorentina,
"ho utilizzato il mio solito metodo di 'scrittura automatica', per cui i miei testi sono venuti alla luce di getto. In seguito, ho pensato di unirli con quelli di due amici: Abner, poeta peruviano e la pluripremiata Mapi, italiana, perché mi piaceva l'idea di un percorso nel mondo dell'erotismo a più livelli e con diverse sfumature, data la vastità dell'argomento". Nette emergono le
distinzioni tra le
3 'teste': di
Mapi, riconosciamo subito la
poetica descrittiva, quasi di
analisi, che con grande pazienza
'dipana' le sue problematiche con un tocco di
esperienza ed
eleganza che si nota immediatamente. Il tono della
Coppini, viceversa, è
vibrante: uno
sperimentalismo quasi febbrile, ricco di
illuminazioni limpidissime che, qui e là, sembrano
'sbandare' tra
emotività e il tentativo più razionale di fornire una
forma poetica alle proprie
passioni. Della
Coppini bisogna apprezzare una certa
'schiettezza', forse poco
metaforica, che tuttavia evidenzia
un'intelligenza lineare, a tratti persino
rigida. L'attrice non maschera la sua
visione dell'erotismo, bensì genera
iperboli vivaci, spesso
geniali nel loro
'manierismo'. Il giovane
Abner, infine, tradisce un punto di vista
romantico e
passionale dalla chiara matrice
ispano-latina, trattandosi di un
poeta peruviano. Ma proprio i
tratti sudamericani del suo poetare emanano
riverberi antichissimi, quasi
millenari, più di discendnza
Inca che latino-americana.
'Eros & Eros', tra l'altro, è una raccolta scritta sia in
italiano, sia in
spagnolo. E il risultato finale è un
arcobaleno dei sensi, un
caleidoscopio emotivo da gustare appieno:
istinti di base, animalità selvaggia, sensualità dolce e
raffinata, amore passionale che unisce corpo, cuore e mente,
autoerotismo, immagini oniriche, dediche tra
amanti, descrizioni fisiche e anatomiche attraverso metafore più o meno ardite,
fantasie di dominio e, persino,
giochi di potere. Il tutto condito da un filo conduttore comune: la
libertà espressiva. Non sempre la
letteratura erotica viene bene accolta, qui da noi. Tuttavia, si tratta di un
genere importante, che dà voce a un aspetto fondamentale della vita di uomini e donne. Un lavoro di assoluta
liberazione, senza
vincoli socioculturali, priva di
retaggi chiusi o
claustrofobici. Il consiglio per i lettori è di non leggere le
singole parole, ma di
addentrarsi nei versi con apertura mentale, senza
'paraocchi' e con
'ali spiegate', per volare attraverso essi e arrivare a se stessi con gioia e felicità.
Tre diverse generazioni di autori che si sono avvicinati e affiancati, anche per dimostrare che i
'pensieri sessuali' sono una
pulsione vitale che aiuta a superare anche i limiti imposti dal
'lockdown'.