Innanzitutto, noi riteniamo sia il caso di spiegare meglio ai cittadini che quando si parla del
Natale, in questa strana fase di
emergenza sanitaria, non si sta facendo riferimento semplicemente alla notte del
24-25 dicembre, al pranzo del
25 e a quello del
26, giorno di
Santo Stefano, bensì
dell'intero periodo di festività, comprese quindi anche la
notte di San Silvestro, il pranzo di
Capodanno e quello
dell'Epifania. Si tratta, cioè, di organizzarsi per un intero
ciclo di feste, durante le quali, oltre agli
acquisti - da effettuare, questa volta, con un certo anticipo e senza le
'corse' dell'ultimo momento - bisognerà soprattutto
limitare il numero di persone con le quali condividere i momenti conviviali. La
notte di Capodanno questa volta costringerà molti italiani a rimanere addirittura in
solitudine. Pertanto, sarebbe il caso di provare a
organizzare delle cose in
teleconferenza o sulle varie
piattaforme del web, con
video e
postcad che possano avvicinare almeno virtualmente le persone. Questa volta, cari italiani,
sarà dura: meglio cominciare a
spremersi le meningi per trovare dei modi alternativi per trascorrere le feste tramite i
social, le
piattaforme on line e le
nuove tecnologie più in generale. Le quali, per una volta, potrebbero rivelarsi più
utili rispetto a quanto non si faccia durante
l'intero corso dell'anno. Comprendiamo, ovviamente, che molte persone rischieranno di
rimanere da sole, o piuttosto
isolate. Non sarebbe male, perciò, cercare di mettersi
virtualmente in contatto con i nostri
anziani per
dedicare loro un
pensiero lieto o un
momento di serenità. Si tratterà di
feste frugali, ridotte al minimo, ce ne rendiamo conto. Ma non soltanto sul fronte degli
acquisti o su quello
commerciale, quanto in quello dello
stare insieme. Inventatevi quel che volete, che
internet può trasformarsi in un
mezzo versatile, anziché il solito veicolo di
'smargiassate', sciocchezze e
'fake news'. Insomma, prepariamoci a vivere delle
feste diverse dal solito. Ma cerchiamo ugualmente di
stare insieme, in qualche modo. Anche perché, a noi italiani la
chiacchiera e la
fantasia non mancano di certo. Proviamo a
parlarci via computer o in
teleconferenza, a riunirci per
riflettere assieme o
ascoltare della musica. Insomma, cercate di
stare su col morale, che anche quello conta. E ricordate che il
figliolo del falegname di Nazareth era, soprattutto, un
'portatore di gioia'. Cercate di
stare sereni, di
ridere e
scherzare. Il
Covid lo si sconfigge anche così, rinunciando ai
rancori, alla
rabbia, alle
frustrazioni. Fatevi gli
auguri, fate
due chiacchiere, non mettetevi a
piangere, che tanto non saranno mica tutte così le
feste del futuro. Non sta per finire il mondo: ci riprenderemo presto e faremo vedere a tutti quanti cosa siamo capaci di fare,
noi italiani. Siamo un
popolo allegro e
frizzante, come i nostri splendidi
spumanti, capaci di stare insieme anche quando tutto sembra volerci dividere. E sarà importante anche tenere la
mente accesa. La qual cosa non significa riempire il tempo con
'mattonate' assurde, videogiochi alienanti o
'filmoni' da 3-4 ore, bensì di cercare di far stare meglio
amici e familiari. Siate
allegri e
sereni: le
pandemie sono fenomeni che, sin dagli albori dell'umanità, hanno sempre cercato di ricordarci che noi siamo
fragili di fronte alle forze della
natura. Ma ciò è vero
fino a un certo punto. E' giunto, invece, il momento di
far capire alla natura che non siamo più quelli delle
pestilenze medievali, o delle
tubercolosi del
XIX secolo. Nonostante i nostri tanti
'disastri', qualcosa l'abbiamo compresa ed appresa. Anche nei confronti della
natura stessa, poiché oggi abbiamo più mezzi per
controllarla, o quanto meno per
contenere i suoi
sconvolgimenti più estremi. Qualche
passo in avanti lo abbiamo fatto: non siamo più la
massa informe di un tempo, che viveva di
paure ataviche aggrappandosi a
fatalismi e
superstizioni. Dobbiamo cedere un po' di
spazio, distanziandoci tra noi, ma lo facciamo per
guadagnare tempo: vedrete che la
situazione 'tattica' a un certo punto
cambierà a nostro favore. Quella contro il
Covid 19 deve diventare una delle nostre
vittorie più belle: sarà questo il vero significato dello
'strano' Natale del
2020. Qualcosa di buono l'abbiamo imparata. E il mondo degli esseri umani, oggi, è in grado di
organizzarsi un po' meglio, per
rispondere alle crisi di tutti i generi e tipi. Anche quelle di tipo
sanitario. Siamo
migliori di ieri, almeno un poco: trasformiamo dunque questa
brutta vicenda nella nostra
vittoria più bella.