Si è svolta a
Roma una bella serata celebrativa e di apertura nei bellissimi contorni alberati del
Casale di Tor di Quinto, in cui gli attori della compagnia
TTT (Tasting Theatre Team, ndr) hanno presentato la squadra del
'Teatro di degustazione'. La riproposizione di questo tipo di spettacolo è stata davvero un
successo per tutti i partecipanti, compresi gli stessi attori, che sono riusciti a intrattenere il pubblico riconoscendone e celebrandone la
cultura gastronomica in un affascinante percorso degustativo ed enogastronomico. E' stata, al contempo, esaltata l'importanza dei ricercati
gusti e
sapori italiani, affiancati da una giocosa interpretazione e dalla stessa interazione con il pubblico a tavola. Il proponimento del
'Teatro a tavola', di cui è fatta portavoce proprio la
'TTT', è riuscita a sposare i tre punti su cui si fonda e ha dimostrato il carattere vincente di tali rappresentazioni. Grande originalità nell'ideazione, che ha contribuito a evidenziare come questo tipo di spettacolo,
fuori dal palco, regali e coinvolga tutti con tanta sinergia e partecipazione, andando oltre il consueto schematismo della
'quarta parete'. In una bella cornice naturale, si è dunque assistito a una perfetta commistione di
teatro, interazione digitale e
buona tavola. Tutto ciò, contribuisce alla divulgazione di un sano vivere, rilanciando un vivo
incontro culturale tra i cittadini, sulla scia di un
progetto 'leggero', non
'avvinghiato' a formule
intellettualistiche. Un ampio messaggio di
partecipazione, ma soprattutto di
incoraggiamento verso un
intrattenimento autentico e
unico, pregno del
talento italiano e di ogni risorsa che abbiamo da spendere. La dinamicità del contesto teatrale, legato al piacere della tavola, ma scevra di ogni banale
contesto pre-confezionato, ha prodotto, sia per la location, sia per la bravura ed enfasi degli attori, una
magnifica performance, significativa e portatrice di un bellissimo slogan sulle mille possibilità e risorse della nostra
Italia. Mai dimenticare come le maschere del teatro, dal nostro napoletano
Pulcinella al regista
Roland Emmerich, abbiano sempre sottolineato, nel tempo, l'importanza del riconoscimento
dell'arte a tavola. Così come la ricerca di
un'identità culturale da tanti riconosciuta come una questione
sociologicamente reale, presentata come se si partecipasse a un convivio, come se si calasse ogni parte sentendosi in uno dei fantastici capolavori di
Shakespeare. Insomma,
amare il teatro e riconoscerne il suo originale valore in un contesto come quello di
Roma, non può che aprire le nostre case ma, soprattutto, la nostra immaginazione, per ritrovarsi più
uniti.