Vittorio LussanaRoma è capitale d'Italia da 150 anni, dopo esser stata 'caput mundi' ed essere, ancora oggi, il centro universale della cristianità. La Roma 'papalina' e quella 'garibaldina'; la capitale del Regno sabaudo e del mito imperiale fascista. La Roma dell'oscurantismo e delle libertà; delle borgate e della grande trasformazione; delle Olimpiadi di Livio Berruti e delle 'notti magiche' di Baggio e Schillaci. La Roma di Falcao e quella di Totti; la Roma barocca e quella del Trilussa; la Roma di Petrolini e, prim'ancora, del Belli. Eppoi la Roma dell'estate romana, della 'Quercia del Tasso' e del 'Giardino degli aranci'; quella modernista di Santa Sabina e quella orgogliosa e 'popolana' di Anna Magnani. La Roma dell'Eur e della bonifica lungo la via del Mare; la Roma disperata di Pier Paolo Pasolini e quella effimera e colta di Renato Nicolini. Quante facce hai avuto, Roma, nel corso della Storia? Quante maschere ti hanno costretto a indossare? Quante 'parti' in commedia hai dovuto recitare? Ma tu, Roma, sei una sola. Tu e nessun'altra. Io ti conosco nel profondo, come il corpo rugoso e straziato di una madre, che ha subito ogni evento sempre col sorriso sulle labbra e la speranza nel cuore. Pochi ti conoscono come ti conosco io: i tuoi eccessi sono i miei eccessi. E i tuoi dolori saranno sempre anche i miei, fino all'ultimo giorno. Inutilmente grande, per avidità. E improvvisamente piccola, da girare a piedi nei freschi pomeriggi di ottobre. La Roma di notte e quella di giorno, col sole a picco e i temporali improvvisi, delle 'gattare' e dei 'baraccati'. Quante città sei stata nei tuoi lunghi secoli e infiniti millenni? Quanti popoli, quante tradizioni, quante culture e quanti retaggi hai visto innestarsi, pur di riuscire a insediarsi all'interno delle tue tante mura? Persino il 'core de Roma' non è mai stato uno solo: quello di Testaccio e quello di Trastevere; quello del rione Monti e quello di Panìco; quello di Borgo Pio e quello del Gianicolo; quello della riva destra e quello della riva sinistra del tuo 'biondo' Tevere. Il segreto della tua bellezza, che non stanca mai, è forse questo tuo essere tante città? Questo tuo avere addirittura 3 centri: quello storico, quello politico e quello religioso? Come fai a essere tante città, pur essendo sempre la stessa città? Come riesci a essere così aperta nei confronti del mondo e, al contempo, chiuderti in tanti piccoli satelliti a sé stanti? Quante volte sei stata tradita, per diventare così? E quante volte sei stata violata, ignorata, poco o per nulla rispettata? La Roma degli 'anni di piombo' e della 'prigione del popolo'; e la Roma del Lungotevere, in cui gli innamorati ti chiedono aiuto, per convincere le ragazze a dire di sì. La Roma dei colli Parioli e di San Valentino, un po' smemorata e un po' disamorata, che un po' si smarrisce e un po' si ritrova. Com'è possibile, Roma, che tu sia tutto questo? Quale sortilegio ti ha voluta così? Quale Dio, quale maledizione? Quale dolore? E quante guerre, Roma, hai dovuto subire? Quante volte hai parlato al cuore dei tuoi cittadini? Non piegarti, Roma: non chiuderti in te stessa. Non rinunciare al tuo destino, dopo aver vissuto sempre da protagonista sul palcoscenico della Storia: dai 7 re di Roma alla Repubblica dei consoli; dalla rivolta dei plebei al Senato del popolo romano; dalla dittatura di Giulio Cesare all'impero di Ottaviano Augusto; dagli incendi di Nerone ai Goti e ai Lanzichenecchi; da Carlo Magno ai Borgia; da Cola di Rienzo ai francesi di Bonaparte; dalla marcia su Roma, fino alle bombe di San Lorenzo e all'orrore delle Fosse Ardeatine. Niente ti fu mai risparmiato, Roma mia. Tutto è sempre accaduto qui, ai piedi dei tuoi 'colli fatali'. Perché tu sei tutto e noi siamo il nulla. Perché tu sei la Storia in persona, mentre noi non siamo che polvere, soffiata dal vento. Quel tuo 'Ponentino' che ci rinfresca ogni sera sul Pincio anche dopo le giornate più calde, sotto questi cieli sempre azzurri, persino a gennaio. Sotto questo tuo sole eterno d'estate. E questo tuo cuore, che ancora oggi riesce a farmi provare amore. Il tuo amore e il mio amore. Il nostro amore, che diventa sempre un solo e unico amore.




Direttore responsabile di www.laici.it, della rivista mensile 'Periorido italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it) e di 'A.Live' - Giornale socialista (www.avanti.live)

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