È morto Luca Coscioni e tutti ne parlano bene.
Si usa così. Eppure, per quanto il giovane uomo fosse coraggioso, colto e ‘naturalmente’ rappresentante di tantissimi italiani ammalati in modo grave,
non era mai stato eletto o nominato a niente, a parte le cariche interne ai Radicali. Coscioni, per quanto valeva, e per quanto poco gli era stato riconosciuto, era
un emblema dell’impoverimento della politica. Ne scrivemmo già nel
2002, quando furono nominati
i 50 membri Comitato nazionale di Bioetica e lui fu
ostentatamente ‘scartato’, preferendogli
“un veterinario che rappresentasse la sofferenza degli animali”. In seguito, qualcuno contestò un suo passaggio televisivo, perché la sua malattia mostrata era
“imbarazzante”. Imbarazzante è stato
il silenzio, ma non il suo, di uomo dal diaframma paralizzato,
ma quello di tutte le istituzioni.
Articolo tratto dal quotidiano 'L'opinione delle Libertà' del 21 febbraio 2006