Nel doveroso rispetto di tutte le
misure di sicurezza anti-Covid, da giovedì
3 settembre 2020, alle ore
21.00, si accenderanno i riflettori sulla settima edizione del
'Francavilla è Jazz' di
Francavilla Fontana (Br). Quest'anno, rispetto alla consueta
'location' di
largo San Marco, sarà
piazza Giovanni XXIII la cornice dell'evento di spicco
dell'estate francavillese, vero e proprio punto di riferimento per tutti i
'jazzofili' provenienti da tutta la
Puglia. L'idea di ospitare la
VII edizione del festival in piazza, con lo sfondo della
Basilica Pontificia Minore del Santissimo Rosario, gioiello dell'architettura barocca e importantissimo simbolo storico della città, nasce sia dal profondo legame dei cittadini francavillesi con questo luogo, sia dalla necessità di individuare un
luogo 'ad hoc' per garantire al
100% l'osservanza del
protocollo relativo al
coronavirus. Il sipario, dunque, si apre giovedì
3 settembre, alle
21.00 (orario d'inizio previsto per tutti i concerti), con
Nico Morelli-Arthur Henn-Jeff Ballard Trio: nuova e interessantissima formazione nata da una brillante idea dell'eccellente pianista pugliese, ma parigino d'adozione, composta da tre formidabili musicisti:
Nico Morelli (pianoforte),
Arthur Henn (contrabbasso) e
Jeff Ballard (batteria). Punta di diamante del
trio: lo strepitoso jazzista statunitense
Jeff Ballard, attualmente uno fra i migliori batteristi al mondo, già al fianco di
Chick Corea, Pat Metheny, Bobby Hutcherson, Gary Burton, Brad Mehldau, Avishai Cohen, Mike Stern, Kurt Rosenwinkel, Joshua Redman, Mark Turner e
Danilo Pérez, solo per citarne alcuni. Il repertorio prevede
'standard jazz', composizioni originali siglate da
Morelli orientate in direzione
'contemporary jazz' e alcuni brani appartenenti alla
tradizione folk/mediterranea, rigorosamente riarrangiati in
'chiave-jazz'. La serata seguente, sarà la volta di
Cinzia Tedesco con
'Verdi e Puccini in Jazz'. Grazie all'idea di mettere insieme un elegante
quintetto, costituito da
Cinzia Tedesco (voce),
Giovanna Famulari (violoncello),
Stefano Sabatini (pianoforte e arrangiamenti),
Luca Pirozzi (contrabbasso) e
Pietro Iodice (batteria), è nato questo progetto improntato su una commistione tra due dischi
- 'Verdi's Mood', pubblicato nel
2016 e
'Mister Puccini in Jazz' nel
2019, prodotti da
Sony Classica (catalogo Jazz) - assai apprezzati dalla critica specializzata e da moltissimi appassionati del genere. La sopraffina cantante
Cinzia Tedesco, accompagnata dalla talentuosa violoncellista
Giovanna Famulari, nonché da una sezione ritmica consolidata e affiatata, dall'indiscutibile valore, presenterà alcuni tra i brani più rappresentativi composti da
Giuseppe Verdi e
Giacomo Puccini tratti da entrambe le realizzazioni discografiche, ma riletti attraverso un
'mood' moderno, con i raffinati arrangiamenti di
Stefano Sabatini, in pieno
'solco' jazzistico. Il sipario calerà con
'Giovanni Scasciamacchia Quartet meets Fabrizio Bosso', spumeggiante formazione composta da
Daniele Scannapieco (sax),
Alfonso Deidda (pianoforte),
Paolo Benedettini (contrabbasso) e
Giovanni Scasciamacchia (batteria). A questo notevole
quartetto, formato da musicisti tra i più stimati e attivi della scena jazzistica nazionale, si aggiunge come
'special guest' uno dei
trombettisti jazz italiani più blasonati e acclamati degli ultimi vent'anni:
Fabrizio Bosso. Il repertorio del gruppo diretto da
Giovanni Scasciamacchia, batterista richiestissimo per il suo naturale senso dello
'swing' e per la sua
solidità ritmica, comprende brani originali autografati dallo stesso
Scasciamacchia ed estratti dal suo nuovo album,
'Oriente', pubblicato da
Abeat Records nel
2019. Un disco radicato nel
'mainstream', ma impreziosito da sgargianti colorazioni
'latin jazz', oltre a diversi standard appartenenti alla grande tradizione del
jazz. Come consuetudine, anche questa edizione del
'Francavilla è Jazz' si contraddistingue per una proposta artistica d'inestimabile
qualità. Ciò è dovuto al buongusto, alla competenza e all'oculatezza delle scelte del direttore artistico,
Alfredo Iaia, alla lungimiranza e alla sensibilità del
Comune di
Francavilla Fontana e al contributo, di capitale importanza, degli
sponsor privati. Soprattutto quest'anno, segnato dal dramma del
coronavirus. L'unione ha fatto la forza, insomma, perché grazie a un elogiabile impegno collettivo,
Francavilla Fontana e il
'Francavilla è Jazz' hanno dato segno tangibile che
arte, cultura e
musica non muoiono mai.