
Il
Teatro Quirino di
Roma riparte con un cartellone di tutto rispetto, per festeggiare il
150esimo anno di attività. La conferenza stampa di riapertura si è tenuta il
14 luglio scorso, grazie ad attente
misure anti-Covid, dove la stampa, gli attori e i tecnici si sono nuovamente
seduti in platea a distanza di sicurezza.
"La nuova stagione", ha dichiarato
Geppy Gleijeses, direttore artistico del
Quirino, nonché allievo prediletto del grande
Eduardo De Filippo, "inizierà il 22 dicembre quando, ci auguriamo, le rianimazioni saranno inoperose, quando corvi e cassandre avranno finito di litigare fra di loro e la necessità di riabbracciarsi avrà vinto la paura". Il
Quirino è il primo teatro di
Roma a presentare la sua nuova stagione, perchè
"questo teatro, per la sua storia, ha il dovere di essere da sprone a tanti altri teatri, che speriamo di qui a poco riaccoglieranno il loro pubblico", ha dichiarato
Guglielmo Ferro, direttore del teatro. Tanti gli attori che si sono susseguiti al microfono con la volontà di
ricominciare e precise richieste già avanzate al governo. Prima fra tutte: quella di adeguate
forme di sostegno economico rivolte non solo agli attori, bensì a tutto
l'indotto dei teatri italiani, che proprio qualche settimana fa hanno protestato per i mancati aiuti. A differenza del
Teatro Eliseo, che nei giorni del
'lockdown' aveva messo a disposizione le
'riprese-video' di alcune
piéce delle precedenti stagioni, la direzione del
Quirino non ha voluto percorrere questa strada in quanto, sempre secondo
Gleijeses e
Ferro "proporre il teatro in tv è troppo difficile: è impossibile vivere una scena d'amore senza baciarsi perchè mascherati, oppure presentare solo monologhi con 200 persone in platea in uno spazio da mille posti". In ogni caso, la stagione del
Quirino vedrà in scena due lavori di
Moliere: 'Il malato immaginario', che aprirà la stagione e il
'Tartufo'. Saranno rappresentati, inoltre,
'Un tram chiamato desiderio' di
Tennessee Williams; le
'Troiane' di
Euripide; 'Uno, nessuno e centomila' di
Luigi Pirandello; 'Morte di un commesso viaggiatore' di
Arthur Miller. Infine, il teatro capitolino ha dato vita al
'Quirino Emotivo': un interessante e innovativo progetto di
educazione teatrale e di
recitazione rivolta esclusivamente alle persone con
disabilità intellettiva, le quali potranno candidarsi attraverso l'invio di un curriculum attraverso un
bando pubblico, che verrà diffuso a breve. Per parte nostra, ci limitiamo a ricordare che il
Teatro Quirino è stato intitolato a
Vittorio Gassman solo dopo la sua morte, avvenuta il
29 giugno 2000: il grande attore, infatti, avrebbe desiderato un proprio
'spazio', ma non riuscì mai a ottenerlo. Così come accaduto con
l'Oscar per
'Profumo di donna', andato invece ad
Al Pacino.