La scomparsa di un uomo con la
'U' maiuscola come
Alfredo Biondi, mi ha fatto sovvenire la nostra Storia recente: quella degli ultimi tre decenni. Non siamo qui per dar voti. La
Storia contemporanea ce l'abbiamo tutti sotto gli occhi ed è a portata di mano, per averla vissuta. Indipendentemente dalle convinzioni e le appartenenze politiche, tutti abbiamo la facoltà di individuare le presenze che appartengono a certe categorie: quelle identificate dal grande
Leonardo Sciascia. Fra i vari dizionari consultati, il significato di
'quaquaraquà' può significare
'chiacchierone', oppure
'buono a nulla', oppure ancora
'scarsamente affidabile'. Chi ha ragione? Sicuramente, ricorda il verso delle oche. Ma anche
'individuo senza spina dorsale, inutile, inconcludente'. Ora abbiamo voglia di tracciare brevemente e con emozione, avendolo conosciuto, alcune note per un
uomo dolce e
deciso, mai eccessivo, sempre sorridente, ma convinto delle proprie idee, dotato di un
equilibrio non comune: ultimo
'leone liberale'. Ci mancava da tempo, con grande rimpianto. Un lutto grande per il
popolo liberale, che lascia un
vuoto incolmabile. Alfredo Biondi, uomo giusto di una
giustizia giusta, illuminato, garantista, fu
ministro della Giustizia nel primo
Governo Berlusconi, che nel
1994 seppe opporsi alla
deriva illiberale, autoritaria e
giustizialista di
'Mani Pulite'. Un grande professionista, un ottimo
giurista, messo all'indice da una
sinistra che intravide
nell'orda giustizialista il suo nuovo
futuro. E oggi che il
futuro di allora è diventato il
presente che conosciamo, possiamo ben dirlo: un uomo che ha ottenuto il
rispetto di tutte le forze politiche, anche quelle avversarie. E insieme a lui, tanti altri. Non solo
liberali, ma anche
repubblicani e
socialisti illuminati. Non vorrei fare i nomi di tutti, per timore di dimenticarne qualcuno. Ma
Giuliano Urbani e
Antonio Martino, che ancora oggi si definisce
"semplicemente liberale", li devo citare. Chissà perché hanno
mollato il colpo... Mi associo, pertanto, al cordoglio con grande dispiacere, per la scomparsa di un
galantuomo. Insieme ai
#Liberaldemocratici italiani della
Toscana e a
Ciro Giovanni Palmieri, presidente del
Comitato dei garanti dei
Liberaldemocratici italiani.