Lov-in-anza: "Se c'è una cosa che questa quarantena ci ha insegnato è la 'lov-in-anza', così mi piace chiamarla: un termine inventato da me che riporta alla mente la parola 'love', ovvero l'amore, l'affetto delle persone care, il sentirle vicine pur stando lontani". Con tutto l'amore espresso da questo pensiero,
Carla Cocco, cantautrice sarda, ha introdotto il suo progetto
'Africa Sarda AID for Bauleni': un video musicale a distanza, a cui hanno partecipato cinquanta tra musicisti e
'ordinary people' di
17 diversi Paesi del mondo:
Italia, Zambia, Etiopia, Brasile, Ecuador, Stati Uniti, Regno Unito, Olanda, Germania, Grecia, Repubblica Ceca, India, Marocco e altri. Nel video, i vari musicisti si alternano, eseguendo una cover molto famosa e dal significato che esprime una forte carica di positività:
'I can see clearly now' di
Johnny Nash. Per realizzarlo, ognuno di loro ha suonato e/o cantato l'intero brano, che è stato poi inviato in digitale ad
Andrea De Luca, cantante e musicista di
'lap steel guitars', che ha assemblato e mixato le oltre cinquanta tracce, dando vita a un arrangiamento musicale dalle caratteristiche sonore ed emotive uniche.
Carla Cocco ha effettuato la regia e il montaggio video, ma soprattutto ha avuto il non facile compito di mettere insieme e raccogliere i contributi di tutti i partecipanti, estraendone cinque minuti di emozione pura. Niente come la musica, strumento espressivo senza confini e senza barriere linguistiche, può unire le persone e suscitare sentimenti universali di amore e di solidarietà.
Carla Cocco e
Andrea De Luca, che insieme condividono non solo la passione per la musica e per l'associazione
'Africa Sarda', ma anche la vita e la cura della loro piccola
Miúcha (che compare nel video come special
'guest' insieme alla sua piccola amica,
Stella), hanno lavorato ininterrottamente per circa un mese, giorno e notte, con scarsissimi mezzi tecnici a disposizione, essendo stati sorpresi dall'emergenza
Covid nel mezzo di un trasloco da
Roma a
Tratalias, in
Sardegna, la sera prima del
lockdown. Un computer portatile, dotato di schermo da
13 pollici, un paio di auricolari e tanto entusiasmo sono stati gli unici
'strumenti' a loro disposizione. Il risultato, però, è un lavoro degno dei migliori prodotti delle case di produzione audiovisiva; anche per merito de
'l'arte dell'arrangiarsi', che
Carla e
Andrea hanno imparato in
Africa. L'arte di mettere il cuore in quello che si fa, sempre e comunque.
GLI ARTISTITra gli artisti, e amici, che hanno preso parte al video, compaiono volti noti e personalità che hanno fatto la storia della musica nel mondo. Come
Roberto Menescal, fra i capiscuola della
bossanova insieme a
Tom Jobim e
Vinicius De Moraes. John Peter, famosissimo soulman delle isole
Galapagos, voce scelta per cantare l'inno nazionale
dell'Ecuador; Dean Bowman, newyorchese definito da
Madonna "La voce di un Dio" e ingaggiato dal chitarrista jazz
John Scofield per il suo tour mondiale dedicato a
Ray Charles; direttamente dal ghetto di
Bauleni, la cantante
Serai, leader insieme ai suoi fratelli di una delle più importanti band gospel africane, i
Peace Preachers; Lisa Mann, cantante e bassista statunitense, pluripremiata con
Blues Music Awards e riconoscimenti internazionali;
Fabio Leoni alias
Ruido ZC, rapper sardo leader della band
Fit Prod e autore di numerose sigle del programma radiofonico
'Lo zoo di 105'; Eddy Palermo, chitarrista di
samba-jazz di fama internazionale, dalle collaborazioni discografiche con mostri sacri del jazz come
Chet Baker e
Joe Pass; dall'Etiopia, acclamata dalla critica, lo straordinario
Käyn Lab, quintetto di
etno-fusion che miscela le tipiche sonorità africane al
jazz; Sumire Kuribayashi, giovane fiamma del
jazz nipponico, diventata nel giro di pochi anni una delle pianiste più apprezzate per le sue doti esecutive;
Aidan Zammit, musicista e noto arrangiatore
maltese (per l'occasione in duetto con la figlia
Lisa) che vanta collaborazioni con artisti del calibro di
Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e
Marco Mengoni; Ismaila Mbaye, poliedrico musicista
senegalese, considerato il percussionista africano più richiesto nel panorama musicale europeo, da segnalare la sua partecipazione all'ultimo film di
Checco Zalone: 'Tolo tolo'. Al progetto di
Carla Cocco ha partecipato anche il pluripremiato
Mario Giua Marassi (Go to net studios), vincitore di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui quattro
'Oscar' pubblicitari italiani, ambasciatore del
'Made in Sardinia' nel mondo, che ha ceduto ad
Africa sarda le straordinarie immagini dei fenicotteri rosa, simbolo del
sud Sardegna. Al video hanno inoltre preso parte anche tre ragazze sarde rimaste bloccate in
Africa a causa della pandemia:
Claudia Aru, affermata cantante cagliaritana e volontaria in
Nigeria; Elisabetta Floris, studentessa in
Uganda e
Nicoletta Clavuot, dal
Marocco. Lo spirito con il quale è nato questo video è riassumibile nel motto:
"Togheter as one - Insieme come uno". Essere uniti per contrastare questa situazione apocalittica che nessuno avrebbe mai pensato di essere costretto a vivere. Fare squadra per ripartire, unirsi, fare rete, non sentirsi al centro dell'universo, ma capire che in questa pandemia siamo tutti uguali. Nasce così l'idea di riunire virtualmente cinquanta musicisti da tutto il mondo per aiutare la comunità di
Bauleni, in
Zambia, a ripartire dopo il
lockdown. Qui sorge infatti
'Africa Sarda Studio': lo studio di registrazione e scuola di musica creato nel cuore del ghetto per opera di
Carla Cocco, all'interno dello
'Steve Biko Social Center' della
Ong zambiana
'In& Out of the ghetto'.FINALITA' DEL PROGETTOTutti i ricavi del video (proventi
YouTube, vendita tramite digital stores a 0,99 centesimi) sarà devoluto ad
'Africa Sarda Studio' e
'In&Out', con una attenzione particolare al
'Biko Kids Club': una sorta di scuola materna in
Zambia che si è dovuta fermare a causa della pandemia, lasciando a casa oltre cinquanta bambini da
3 ai
6 anni, figli di famiglie ad alta vulnerabilità. La scuola, infatti, si sosteneva in parte con donazioni delle famiglie, in parte con i proventi del ristorante italo-zambiano
'La Bottega', che ha subìto le conseguenze del
lockdown. Nelle speranze e nelle attese degli organizzatori, quindi, traspare quella che il video
'Africa Sarda AID for Bauleni' avesse una diffusione virale, così da totalizzare un gran numero di visualizzazioni e poter accedere alla monetizzazione del
social network. Carla e
Andrea erano infatti pienamente convinti e sicuri che in tanti avrebbero partecipato a questo gesto d'amore per i bambini di
Bauleni.BAULENI Bauleni è un ghetto di circa
80 mila abitanti sito alla periferia di
Lusaka (Zambia), che anziché soccombere alla pandemia, ha tirato fuori tutta la creatività dei suoi abitanti per combattere il mostro venuto a spaventare
l'Africa e il mondo intero; le donne del luogo si sono messe a cucire mascherine, coloratissime e meravigliose; lo
'Steve Biko Social Center' (dove ha sede
Africa Sarda) è diventato un centro di sensibilizzazione e di informazione per il
coronavirus; sono stati attivati workshop sull'argomento, distribuiti depliant informativi, mascherine, guanti e sanitizzanti acquistati dalla Ong
'In&Out of the Ghetto' con le donazioni ricevute durante la quarantena.