Mentre tutti si ostinano a comunicarci, come se avessero deciso loro o fosse in loro potere deciderlo, come sarà il nostro futuro
'post-coronavirus' - come se un futuro
'post-coronavirus' non lo vedessimo soltanto nelle nostre teste, dato che in pieno
'presente-coronavirus' ci siamo ancora -
l'Italia dà nuovamente una splendida prova di sé nelle
performance politiche internazionali grazie al
'popolino sovranista' e ai suoi due
'capetti', che si contendono a suon di grida, tanto più forti quanto più vuote, la ricostruzione della
memoria dell'Italia a loro uso e consumo. Gli italiani, per quanto viscerali, tracotanti, buzzurri, fanfaroni e un po' cialtroni, leggerissimamente ignoranti, un tantinello troppo attenti ai loro mal di pancia e troppo poco alle cose importanti, nonostante le apparenze e proprio grazie al coronavirus, potrebbero anche decidere di averne
'piene le scatole' di essere presi per in giro da chi li considera
'scemi', perché
'scemi' gli italiani
non sono. Magari sono un po'
lenti di comprendonio, ma
'scemi' no. Il
Tribuno e la
Giovanna D'Arco del
sovranismo, che gridano in
Italia per nascondere le loro
discutibili alleanze politiche al
parlamento europeo (quelle stesse forze che negano i fondi
all'Italia) farebbero bene a pensarci. Poi facciano loro...