Non crediamo sia il momento delle
polemiche. Se si tratti di una cosa
gravissima, che possa scuotere il
governo, o di un
'qui pro quo', oppure ancora di una
'fake news', come si tende a dire, fatta trapelare da un
parlamentare della Repubblica, seppur di opposizione e molto critico sull'operato dell'esecutivo, specie in questi periodi di emergenza per il
Coronavirus. Fatto sta che
Vittorio Sgarbi ha pubblicato un
video su Facebook in cui ha affermato che in
commissione Cultura, dove si trovava, è girata la notizia che
l'Istituto superiore di sanità abbia comunicato al governo di
non chiudere le scuole, come poi, invece, accaduto. Cosa è successo realmente?
Sgarbi dice che
l'ufficio stampa della
presidenza del Consiglio, quindi
Rocco Casalino, che nomina esplicitamente, abbia travisato il senso di questa comunicazione, per cui
Palazzo Chigi ha poi emanato il
decreto di
chiusura delle scuole. Una sorta di
cortocircuito informativo, che si conclude con frasi che esortano gli italiani a
"mandare a casa quanto prima questo governo di incapaci". La cosa appare
allarmante: si è cominciato a
bloccare il Paese per un
falso motivo, per una
comunicazione male interpretata. E la recessione che si sta rischiando di
imprese, bar e
ristoranti che stanno per
fallire o finiranno in
'cattive acque', con la terribile
crisi economica che si prefigura, sarà la conseguenza di quest'emergenza generata da un
equivoco? Ma è credibile
Sgarbi quando dice queste cose? O avrà mal capito,
male interpretato una 'voce' a sua volta? Oppure ancora, vuol semplicemente
fare propaganda e campagna politica? Ovviamente, ci siamo preoccupati dalla crisi che questi eventi, legati all'emergenza
'Covid 19', possano determinare. Per cui, abbiamo fatto una telefonata
all'Istituto superiore della Sanità. Dal centralino, ci passano la
segreteria e, in seguito, con la
direzione, dove ci ha risposto una signora. La quale ci ha spiegato che
l'Istituto superiore di Sanità non dà
pareri al governo, ma fa parte di un
Comitato tecnico-scientifico: un organo collegiale che, in effetti, fornisce pareri di questo spessore al
governo. Tuttavia, è
l'organo nel suo complesso che dà questi pareri, al cui interno, in teoria,
l'Iss potrebbe essersi espresso per la
"non chiusura". Dopodiché, l'organo collegiale, pensando di tutelare una maggior sicurezza, potrebbe essersi espresso
altrimenti. Questo
Comitato tecnico-scientifico fa parte della
Protezione civile, per amor di precisione. Quindi, siamo veramente di fronte alla
sottovalutazione del parere
dell'Iss, il più alto istituto scientifico d'Italia in materia, che era per la
"non chiusura"? Sono state mosse e provvedimenti presi
goffamente sull'allarmismo, per tutelare la massima sicurezza a discapito di attività che chiuderanno e di una crisi economica che seguirà e che potrà essere terribile? Oppure, sono solamente
polemiche inutili? L'amico
Sgarbi ha forse capito
'fischi per fiaschi'? O forse
ci 'marcia' per fini politici o di
mera immagine?