La
trasmutazione del daltonismo è cominciata, con la
Cgil che, da
'sindacato rosso', ha cominciato a elargire
tessere 'verdi', fino a diventare la
'roccaforte' della nuova
Lega di
Salvini a trazione
'ex-comunisti', scopertisi improvvisamente
leghisti. Cos'è successo? Nulla di strano: persino
Bossi e
Salvini vengono da lì. Figuriamoci che, un tempo,
Salvini manifestava per la
marijuana libera (come si cambia!) e
Bossi definiva
"ladrona" la
capitale d'Italia (come si cambia!). Oggi, invece, la
Lega trionfa in
Umbria dove tutti, di colpo, vogliono
l'onestà leghista (49 milioni di euro che entrarono da non si sa dove; altri 79 entrati quando non dovevano entrare, da restituirsi in un'ottantina d'anni: quando si dice la fortuna...) smemorati di una delle regioni dove il
sommerso - le case non denunciate, prime, seconde e spesso terze, quando non quarte - in percentuale è il più alto
d'Italia e uno dei più alti
d'Europa; che in un posto dove le infrastrutture non ci sono, anche avere
l'acqua in casa, in alcune zone, è un problema; dove il
lavoro - ma che ve lo diciamo a fa'? - è la
'ciliegina sulla torta'. Cosicché, il
'rosso fuoco' di settant'anni di buona amministrazione si trasforma, di colpo, nel
'verde bile' dell'invidia sociale. Ne parleremo tra
cinque anni, quando i nuovi
'salvatori della Patria' avranno devastato ciò che restava del nulla. Intanto, partono dall'abolizione della
legge regionale contro l'omofobia. Lo diciamo ai
gay e alle
lesbiche che, fieramente, votano
Lega: bacioni!