Quando avviene una
crisi di governo - e in Italia non è un evento raro, dato che nessun esecutivo ha mai finito una legislatura - nel nostro sistema si pensa sempre alle
litigiosità della nostra classe politica e parlamentare. Il quadro politico italiano è effettivamente molto frammentato e complesso. Ma c'è un fattore che, più di altri, influenza questi eventi. Un fattore che non si conosce bene, che non rilascia interviste ai giornali, ma che commentatori e analisti esperti conoscono benissimo: il
contesto internazionale. Spesso, quest'ultimo è un fattore più potente e più incisivo degli interessi particolari di ogni singolo Partito o forza politica, che pure ci sono. In questo caso specifico, abbiamo una crisi fatta arrivare quasi all'improvviso, in agosto, dal leader della Lega,
Matteo Salvini. Si dice che voglia capitalizzare il consenso che ha nei sondaggi, che lo pongono al
33%, nettamente
primo Partito d'Italia, mentre nel parlamento attuale, coi voti dell'anno scorso, aveva solo il
17 per cento. Questa è una lettura che, ovviamente, ha un senso. Ma non ci vuole molto a fare qualche passo in più. Si sa che
Salvini e la
Lega sono coinvolti in un'inchiesta, peraltro con numerosi testimoni, spioni e giornalisti di mezzo, in cui sembra che chiedesse, o faceva in modo di ottenere, finanziamenti dai
russi tramite una strana vendita di petrolio con
l'Eni a un prezzo scontato, che avrebbe dovuto generare
finanziamenti in nero. Gli
americani ne sono al corrente e decidono di veicolare queste informazioni su
Buzzfeed, un sito di informazione che ha sede a
Washington. Ma si sa anche che, da sempre,
Putin foraggia la
Lega e i
5 Stelle. E lo fa attraverso i
'social', su
internet e per mezzo di vari media. Il suo scopo è quasi dichiarato: appoggiare i movimenti cosiddetti
sovranisti o antiglobalizzazione, per indebolire e possibilmente distruggere la
Ue. Lega e
Movimento 5 stelle non avevano fatto altro che dire di voler
ribaltare l'Europa in campagna elettorale. Solo che poi, giunti insieme al governo, i
5 stelle hanno addirittura appoggiato l'elezione di
Ursula von der Leyen a capo della
Commissione europea, una fedelissima della
Merkel. E lì qualcosa si è rotto, si dice, sia perché la
Lega è rimasta fuori dalla trattativa, sia perché lo
sponsor del Carroccio, ovvero il
governo russo, ha capito che il governo italiano, anziché
rompere l'Europa, ci stringeva
patti. E allora, guarda caso, scoppia la
crisi di governo, con la
Lega che chiede al premier,
Giuseppe Conte, addirittura di
dimettersi. Va detto che le influenze sul governo italiano non sono affatto
solo russe. A quanto pare, infatti,
l'esperimento Lega-5 stelle sarebbe nato sotto la spinta di
Bannon, ideologo di estrema destra di
Donald Trump trasferitosi in Italia, il quale avrebbe convinto le due forze, nemiche in campagna elettorale, ad allearsi e a formare un governo di
sovranisti, cosa che poi si è verificata. Da sempre,
l'Italia gioca un ruolo di confine fra est e ovest, per la sua collocazione geografica e geopolitica. Un Paese della
Nato, col più grande
Partito comunista al proprio interno fino agli
anni '80. Influenze che si sono viste nei
'momenti-chiave' della Storia italiana. Durante il
sequestro Moro, per esempio, il leader democristiano, aderendo al progetto di
compromesso storico teorizzato da
Enrico Berlinguer, voleva coinvolgere i comunisti nelle responsabilità di governo, quando un consulente americano,
Steve Pieczenik, s'installò nel
Gabinetto di crisi del
ministero degli Interni, indirizzando le indagini verso una
linea della fermezza che portò all'eliminazione del sequestrato e al fallimento del progetto
'moroteo', che gli
americani ma anche i
sovietici non volevano. Si potrebbero fare tanti altri esempi e casi: dalle bombe ai tempi degli
anni di piombo, alla
strategia della tensione per evitare rivolgimenti politici verso sinistra che la
Nato non voleva, sino alle influenze
israeliane e
palestinesi sul nostro territorio. Non siamo mai soli, insomma. Anche quando un leader politico da qualche spiaggia lancia
strani proclami per far cadere un governo fra immagini familiari e sacre, ci sono sempre
altre forze, ben più importanti, che si stanno muovendo.