Roberto LabateQuando avviene una crisi di governo - e in Italia non è un evento raro, dato che nessun esecutivo ha mai finito una legislatura - nel nostro sistema si pensa sempre alle litigiosità della nostra classe politica e parlamentare. Il quadro politico italiano è effettivamente molto frammentato e complesso. Ma c'è un fattore che, più di altri, influenza questi eventi. Un fattore che non si conosce bene, che non rilascia interviste ai giornali, ma che commentatori e analisti esperti conoscono benissimo: il contesto internazionale. Spesso, quest'ultimo è un fattore più potente e più incisivo degli interessi particolari di ogni singolo Partito o forza politica, che pure ci sono. In questo caso specifico, abbiamo una crisi fatta arrivare quasi all'improvviso, in agosto, dal leader della Lega, Matteo Salvini. Si dice che voglia capitalizzare il consenso che ha nei sondaggi, che lo pongono al 33%, nettamente primo Partito d'Italia, mentre nel parlamento attuale, coi voti dell'anno scorso, aveva solo il 17 per cento. Questa è una lettura che, ovviamente, ha un senso. Ma non ci vuole molto a fare qualche passo in più. Si sa che Salvini e la Lega sono coinvolti in un'inchiesta, peraltro con numerosi testimoni, spioni e giornalisti di mezzo, in cui sembra che chiedesse, o faceva in modo di ottenere, finanziamenti dai russi tramite una strana vendita di petrolio con l'Eni a un prezzo scontato, che avrebbe dovuto generare finanziamenti in nero. Gli americani ne sono al corrente e decidono di veicolare queste informazioni su Buzzfeed, un sito di informazione che ha sede a Washington. Ma si sa anche che, da sempre, Putin foraggia la Lega e i 5 Stelle. E lo fa attraverso i 'social', su internet e per mezzo di vari media. Il suo scopo è quasi dichiarato: appoggiare i movimenti cosiddetti sovranisti o antiglobalizzazione, per indebolire e possibilmente distruggere la Ue. Lega e Movimento 5 stelle non avevano fatto altro che dire di voler ribaltare l'Europa in campagna elettorale. Solo che poi, giunti insieme al governo, i 5 stelle hanno addirittura appoggiato l'elezione di Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea, una fedelissima della Merkel. E lì qualcosa si è rotto, si dice, sia perché la Lega è rimasta fuori dalla trattativa, sia perché lo sponsor del Carroccio, ovvero il governo russo, ha capito che il governo italiano, anziché rompere l'Europa, ci stringeva patti. E allora, guarda caso, scoppia la crisi di governo, con la Lega che chiede al premier, Giuseppe Conte, addirittura di dimettersi. Va detto che le influenze sul governo italiano non sono affatto solo russe. A quanto pare, infatti, l'esperimento Lega-5 stelle sarebbe nato sotto la spinta di Bannon, ideologo di estrema destra di Donald Trump trasferitosi in Italia, il quale avrebbe convinto le due forze, nemiche in campagna elettorale, ad allearsi e a formare un governo di sovranisti, cosa che poi si è verificata. Da sempre, l'Italia gioca un ruolo di confine fra est e ovest, per la sua collocazione geografica e geopolitica. Un Paese della Nato, col più grande Partito comunista al proprio interno fino agli anni '80. Influenze che si sono viste nei 'momenti-chiave' della Storia italiana. Durante il sequestro Moro, per esempio, il leader democristiano, aderendo al progetto di compromesso storico teorizzato da Enrico Berlinguer, voleva coinvolgere i comunisti nelle responsabilità di governo, quando un consulente americano, Steve Pieczenik, s'installò nel Gabinetto di crisi del ministero degli Interni, indirizzando le indagini verso una linea della fermezza che portò all'eliminazione del sequestrato e al fallimento del progetto 'moroteo', che gli americani ma anche i sovietici non volevano. Si potrebbero fare tanti altri esempi e casi: dalle bombe ai tempi degli anni di piombo, alla strategia della tensione per evitare rivolgimenti politici verso sinistra che la Nato non voleva, sino alle influenze israeliane e palestinesi sul nostro territorio. Non siamo mai soli, insomma. Anche quando un leader politico da qualche spiaggia lancia strani proclami per far cadere un governo fra immagini familiari e sacre, ci sono sempre altre forze, ben più importanti, che si stanno muovendo.


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