Michele Di MuroEh già, sono passate due decadi dal quel lontanissimo 27 maggio 1999, quando una giovanissima formazione bolognese faceva ufficialmente il suo debutto discografico con un singolo allegro e fresco, che nel volgere di poche settimane conquistò i palinsesti radiofonici e televisivi. Si trattava di '50 special': una canzone divenuta simbolo di un'intera generazione e che, a distanza di tempo, assume nuovi significati di natura storica. Con il brano (di cui è stata annunciata una prossima ripubblicazione in versione rimasterizzata) per Cesare Cremonini e i suoi Lùnapop, si aprirono le porte di un inatteso ed enorme successo. La band durerà il tempo di un disco, 'Squerez?', che ebbe tuttavia grande fortuna. Nei decenni successivi, l'album ha continuato a vendere (segno di un affetto duraturo da parte di un pubblico in continuo rinnovamento), raggiungendo, a oggi, oltre un milione e seicentomila copie. Con la fine dei Lùnapop prese il via la carriera solista di Cesare Cremonini, il quale non si è più fermato, ma anzi ha proseguito un percorso di maturazione che lo ha portato, nei dischi successivi, a ricevere apprezzamenti importanti. Artista mai domo, ha a lungo sperimentato attorno alle formule della canzone 'pop', secondo un approccio personale e sempre attendo alle novità del momento. Per il cantautore bolognese, la consacrazione è giunta con l'ultimo lavoro, 'Possibili scenari' (2017), a cui è seguito un trionfale tour negli stadi e nei palazzetti italiani. Per celebrare i vent'anni di carriera, l'artista ha annunciato in questi giorni una nuova tournée, che partirà il prossimo anno e si concluderà con un concerto presso l'Autodromo di Imola. Un evento che ha già un sapore storico e che andrà a chiudere un cerchio, esistenziale e lavorativo. Sì, perché restare così a lungo sulla cresta dell'onda è tutt'altro che semplice: riesce solo ai grandi. Il XX anniversario di '50 Special' ci regala la possibilità di guardare con non poca nostalgia a quegli anni. I Lùnapop sono stati l'ultimo grande fenomeno musicale del millennio. Sono usciti prima dell'avvento di internet, che ha minato pesantemente la salute dell'industria discografica mondiale e che ha portato enormi cambiamenti nel modo di fruire e concepire la musica. Era in corso il passaggio alla moneta unica e i compact disc erano un bene quasi primario. Siamo a soli dieci anni dalla caduta del muro di Berlino, mentre l'attentato aereo alle Torri Gemelle non avverrà che di lì a due anni. L'11 settembre 2001 è stato un vero spartiacque, che ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e la realtà. Nel nostro Paese, una pesante crisi economica, da cui fatichiamo a uscire, ha fiaccato pesantemente l'umore del popolo italiano. Viene dunque naturale guardare con nostalgia a un periodo che percepiamo come più allegro e sereno. Una visione del tempo passato, che s'incarna perfettamente nella canzone di Cesare Cremonini e compagni. E che ci rimanda a una fase storica in cui erano minori le preoccupazioni, dove tutto sembrava più possibile e a portata di mano. Ovviamente, c'erano problemi anche allora. Ma non è sbagliato considerare quel periodo come più sereno e ancora al sicuro dalla successiva degradazione sociale e culturale che, invece, oggi avvertiamo come tangibile e fattuale. A questo, si aggiunga poi il mito degli anni '90, che coinvolge oggi la generazione dei 'millennials', i quali riscoprono quell'ormai lontano decennio attraverso i video su Youtube, subendone il fascino dato dalla distanza. Sul piano musicale, questo è persino un periodo fortunato per la scena italiana, nella quale il passato viene continuamente rievocato nelle atmosfere e nei temi. La stagione di '50 Special' non tornerà più, ma ci si augura di poter tornare a rivivere la spensieratezza di quei ragazzini, a cui bastava un giro in motorino per essere felici.


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