L'altra mattina a
Roma, in
via Sistina, è andato a fuoco il
minibus elettrico che fa il giro del centro storico. Si è trattato di un cortocircuito, a quanto pare, su un mezzo pubblico rientrato in funzione da soli
10 giorni, dopo un assai poco accorto
'tagliando' di manutenzione alle
batterie. Perché a
Roma, certe volte, è meglio
non metter mano a nulla, ché altrimenti si fa peggio. Tuttavia, è uno scempio dover assistere quotidianamente a una
ignobile presentazione della città, in un contesto urbano sempre più
degradato, invisibile per i turisti. La strada principale della capitale è semplicemente attorniata da devastanti
cumuli di immondizia, sparsa tra i
'sampietrini' e le
fognature: una situazione allarmante anche per la nostra
salute. Dal centro ai distretti periferici,
Roma è semplicemente divenuta
invivibile: l'esempio di tutto ciò che può
degenerare, da un momento all'altro, in
fenomeni non più contenibili. Le immagini e i video mostrano come
nessuna amministrazione sia in grado di curare gli
spazi pedonali, le
aree verdi, l'immenso patrimonio di
ville e parchi offerto dalla
'città dei 7 colli'. Se sfoghi come questo fossero solo dei
commenti di congiunzione, sicuramente si potrebbe ancora parlare di una città degna, capace di accogliere. Ma siamo ormai andati ben oltre i
semplici luoghi comuni. E dell'ammirazione per le sue
'belle arti' non rimane che un effimero racconto in bocca ai gabbiani.
Cari romani, ridoniamoci presto un
senso civico, per la ricostruzione della nostra
"misera ed eterna città".